Interrogazione al Senato presentata da Anna Donati e Dino Tibaldi
Le risorse Ponte Stretto siano utilizzate per migliorare ferrovie in Sicilia
Trenitalia riveda il piano dei servizi per la Sicilia: anziché tagli, avanzi proposte per trasporto locale e collegamenti con il resto del Paese.
Lo chiedono i senatori del gruppo ‘Insieme con l’Unione’ Verdi-Pdci, Anna Donati, presidente della commissione Lavori pubblici, e Dino Tibaldi, capogruppo in commissione Lavoro, con una interrogazione rivolta ai ministri dei Trasporti, Economia ed Infrastrutture.
“Il nuovo piano aziendale FS, attualmente al vaglio del ministero dell’Economia – si legge nell’iinterrogazione – avrebbe previsto, a partire dal 1 gennaio 2008, di non trasportare i treni sui traghetti, ma di bloccare i convogli a Villa San Giovanni. Tale decisione, se confermata, comporterebbe una forte penalizzazione per i passeggeri diretti in Sicilia con un conseguenti gravi disagi, in particolare per anziani e portatori di handicap”.
“Fra l’altro – aggiungono Donati e Tibaldi – sono già soppressi ben 8 treni su 10 della linea Palermo-Roma; l’unico notturno, con servizio di vagoni letto, dovrebbe essere eliminato entro il 31 dicembre 2007. Inoltre, Rfi avrebbe intenzione di eliminare e ridurre a fermate numerose stazioni della linea Messina–Palermo, con treni sulle linee Messina–Palermo e Messina–Siracusa”.
“Questi tagli al servizio in Sicilia e nei collegamenti con il resto del Paese – evidenziano – produrrebbero un ulteriore abbandono dell’uso del treno, con conseguente aumento non solo dei disservizi ai cittadini ed alle imprese, ma anche dei disavanzi dell’Azienda Ferrovie dello Stato”.
“Comprensibilmente – sottolineano Donati e Tibaldi – i sindaci dei Comuni interessati e le popolazioni locali, preoccupati per la situazione, stanno organizzando forme di protesta e di mobilitazione contro scelte che penalizzano gli utenti del treno in Sicilia”.
“Per queste ragioni – spiegano – abbiamo chiesto ai ministeri competenti di difendere il ruolo pubblico di programmazione e pianificazione, per garantire il valore essenziale del treno, sollecitando l’Azienda FS ad avanzare proposte di rilancio dei servizi al Sud. Infine – concludono Donati e Tibaldi – il ministro delle Infrastrutture, come disposto dalla Finanziaria 2007, proceda subito all’intesa con i presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria al fine di liberare le risorse ex-Fintecna, vincolate al progetto del Ponte, per un più utile ed urgente miglioramento di servizi ed infrastrutture ferroviarie nell’area dello Stretto”.