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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Palazzo Giustizia Mantova, tramonta un progetto sbagliato per la città

23 Novembre 2007

Il ministro Mastella risponde all’interrogazione di Anna Donati
“Messo al sicuro il patrimonio culturale e monumentale della città: una vittoria di Associazioni ambientaliste, Verdi e comunità mantovana”

Tramonta il progetto edilizio del nuovo Palazzo di giustizia nell’area di Fiera catena a Mantova. L’intervento non è finanziato, scrive il ministro Clemente Mastella. In più, la Sovrintendenza ai Beni Culturali è contraria e cerca soluzioni alternative, rispettose del patrimonio straordinario della città. “Una vittoria delle Associazioni ambientaliste, come Italia Nostra, e dei Verdi, ma anche per l’intera comunità mantovana”.

Così la senatrice dei Verdi Anna Donati, presidente della Commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama, rende noti i contenuti della risposta del ministro della Giustizia ad una sua interrogazione presentata nei mesi scorsi. Donati aveva chiesto ai titolari della Giustizia e dei Beni Culturali di riconsiderare il progetto definitivo del nuovo Palazzo di giustizia, per valutare invece la possibilità di effettuare lavori di riqualificazione delle strutture esistenti, scongiurando in questo modo uno sviluppo urbanistico insostenibile per una città d’arte, come Mantova.

“Il ministro Mastella – spiega Donati – ha chiarito in maniera inequivocabile il tema delle risorse statali, mettendo nero su bianco che non può essere concesso alcun finanziamento poiché i fondi destinati all’edilizia giudiziaria sono esauriti.  Ma, dall’altra parte, ha anche fatto sapere che la Sovrintendenza ai Beni culturali ‘ha manifestato la propria contrarietà al rilascio di ulteriori pareri favorevoli e che ha avviato contatti con la proprietà per la definizione di un progetto alternativo pienamente rispettoso dei luoghi e delle testimonianze monumentali presenti’ “.

‘Inoltre è stata interessata anche la Prefettura di Mantova, oltre che il Comune – si legge nella risposta di Clemente Mastella – affinché potesse essere presa in considerazione l’opportunità, in alternativa alla possibile locazione di nuovi locali, di procedere a provvedimenti ablativi di immobili idonei’.

“Sono state di fatto riconosciute valide le ragioni delle Associazioni ambientaliste – dichiara Anna Donati – ed in particolare di Italia Nostra, che fin dal 2000, è impegnata contro questo progetto ai danni della città di Mantova. Ma sono state anche premiate l’azione e la coerenza dei Verdi, oggi rappresentati in consiglio comunale da Sebastiano Sali, che hanno continuato in tutti questi anni a ribadire la propria contrarietà nei confronti di un intervento insostenibile e sbagliato”.

“Questa risposta ufficiale del ministro della Giustizia – conclude la presidente della Commissione LLPP del Senato – costituisce una vittoria per l’intera comunità mantovana, poiché mette al sicuro lo straordinario patrimonio culturale e monumentale della città da uno sviluppo urbanistico sbagliato e da future tentazioni di speculazioni edilizie”

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