Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Padova, gravissimo soffocare manu militari la voce dei cittadini

9 Gennaio 2007

Interrogazione chiede al min. Di Pietro di non finanziare il progetto al Portello

“Gravissimo soffocare manu militari la voce legittima dei cittadini. Sono inaccettabili i pestaggi di donne, anziani, residenti e l’arresto di un consigliere mentre stavano protestando pacificamente a difesa di prerogative stabilite anche dal Contratto di Quartiere. Il prefetto ripristini al più presto la legalità e il ministro delle Infrastrutture non conceda al Comune di Padova il finanziamento di 10 milioni di euro, viste le illegittimità del progetto al quartiere Portello”. Così la presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, Anna Donati (gruppo Insieme con l’Unione Verdi-Pdci), censura gli episodi di stamani a Padova e presenta, sul caso, una interrogazione al ministro delle Infrastrutture Di Pietro.
“Per  svolgere un sondaggio nel giardino del complesso detto il Quadrato, nel quartiere Portello a Padova, finalizzato alla costruzione di un autosilos interrato – continua Donati – le forze dell’ordine hanno caricato donne, anziani e cittadini ed arrestato il consigliere di quartiere, Pier Lorenzo Parrinello (Verdi), che si erano distesi a terra per fermare le ruspe. Il blocco pacifico di oggi era stato, peraltro, ampiamente annunciato dai manifestanti, che in diverse sedi avevano denunciato l’assoluta mancanza di dialogo, da parte di Comune ed Ater, con i cittadini in merito al progetto. Non solo non sono state minimamente considerate le garanzie minime richieste dei residenti, e contenute in una apposita piattaforma, ma – evidenzia – sono state anche violate le prerogative stesse del progetto di riqualificazione urbanistica e sociale. Infatti – spiega-  il Contratto di Quartiere II è un progetto finanziato dal ministero delle Infrastrutture con 10 milioni di euro a fondo perduto e premia quei Comuni che dimostrano di aver sviluppato progetti preliminari, definitivi ed esecutivi con l’apporto determinante dei cittadini cui è rivolto. Tale metodo partecipativo è stato completamente ignorato da Ater e Comune che hanno portato andati avanti l’iter, preoccupati solo di perdere i finanziamenti. Ma in un sistema democratico le cose non possono funzionare così”.
“Per queste ragioni – conclude la presidente Donati –  chiedo al prefetto di ripristinare al più presto legalità e livelli accettabili di convivenza democratica a Padova. Infine, in una apposita interrogazione richiedo al ministro delle Infrastrutture di non concedere  finanziamenti pubblici ad un progetto contro i cittadini del quartiere Portello”.

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