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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Autostrade, Aiscat difende suoi interessi, noi quelli generali

11 Aprile 2007

Le nuove norme su concessioni puntano ad un riequilibrio del sistema
Sul futuro delle concessionarie, la posizione di Aiscat è poco lungimirante

“Le posizioni di contrarietà dell’Aiscat alle nuove regole sulle concessioni autostradali approvate da Governo e Parlamento erano note e restano indiscutibilmente distanti. E’ una posizione che tende a difendere i propri interessi, e questo è assolutamente legittimo, ma Governo e
Parlamento hanno fatto è riequilibrare queste regole a favore degli interessi generali”. Così la presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, Anna Donati (Verdi), commenta l’audizione del presidente dell’Aiscat, Fabrizio Palenzona, ascoltato nell’ambito dell’indagine conoscitiva su Anas e concessioni autostradali.
“Il riequilibrio delle regole verso gli interessi generali – spiega Donati – è stato fatto attraverso delle norme primarie che adesso devono essere applicate caso per caso. C’è quindi quella flessibilità di applicazione che consente di tener conto della situazione di ogni concessionaria: non si tratta affatto di discrezionalità, perché tra le concessionarie ci sono condizioni veramente molto diverse tra loro su durata, investimenti, traffico, tariffe”.
“Erano necessarie delle norme primarie – ribadisce la presidente – per mettere nelle condizioni ministro e Governo di assumere decisioni anche molto dure ma eque nei confronti di tutte le concessionarie. Ora – annuncia – la Commissione Lavori pubblici si riserva di ascoltare il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, per portare a conoscenza del Parlamento le modalità di applicazione delle nuove norme”.
“Ho trovato poco lungimirante la discussione sul futuro delle concessionarie – continua –  perché questo meccanismo di avere come prospettiva solo il raddoppio del sistema autostradale è di breve periodo: il traffico è già talmente elevato e congestionato che, credo, le concessionarie dovrebbero in prospettiva fare anche altro. Come, ad esempio, la società Autobrennero: non solo autostrade, ma anche trasporto ferroviario o miglioramento dei servizi agli utenti”.
“Su un punto Palenzona ha perfettamente ragione: l’equilibrio modale, la logistica e l’intermodalità, si debbono fare insieme alle concessionarie e all’autotrasporto, che – conclude la presidente Donati – dovrebbero diventare degli attori fondamentali”.

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