Dopo un approfondito confronto con i ministeri competenti sui temi dei dragaggi, si è raggiunto un accordo capace di coniugare le esigenze di bonifica dei siti inquinati con quelle dello sviluppo dei porti
“Dopo un approfondito confronto con i ministeri competenti sui temi dei dragaggi, si è raggiunto un accordo capace di coniugare le esigenze di bonifica dei siti inquinati con quelle dello sviluppo dei porti. Ora il testo dovrebbe essere inserito con un emendamento alla Finanziaria 2007, attualmente all’esame della Camera”. La presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, Anna Donati (Verdi), precisa così gli esiti del tavolo, convocato congiuntamente con il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta (Ulivo), al quale hanno partecipato i ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti, delle Infrastrutture e rappresentanti di Assoporti.
“L’incontro si era reso necessario al fine di riscrivere la norma sui dragaggi, inizialmente inserita nel decreto fiscale all’articolo 13. Norma successivamente soppressa, per la giusta opposizione dei Verdi – ricorda la presidente – poiché troppo permissiva in materia di escavazioni nei siti inquinati”.
“Il testo uscito dal dibattito – continua Donati – corregge le storture previste dall’articolo 13, come i dragaggi nelle ‘more della bonifica’, e semplifica l’iter burocratico per le Autorità portuali, pur mantenendo intatte le prerogative del Ministero dell’Ambiente per l’autorizzazione agli escavi. Il tavolo di confronto ha stabilito che i dragaggi si fanno contestualmente ai progetti di modifica e che spetta al Ministro dell’Ambiente autorizzare il progetto nell’ambito dei propri poteri ambientali e sulle bonifiche. Inoltre – aggiunge – il testo dispone che le casse di colmata verranno autorizzate d’intesa tra il Ministro delle Infrastrutture ed il Ministro dell’Ambiente. Se il materiale escavato risulterà inquinato, dovrà essere bonificato ed, infine, spetterà al Ministro dell’Ambiente emettere il Regolamento per individuare la tipologia di analisi al fine di valutare lo stato di inquinamento del sito”.
“L’accordo raggiunto – conclude la presidente Donati – stabilisce che le valutazioni ambientali saranno effettuate in modo rigoroso e dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito di un unico procedimento. Si tratta di misure utili ad uno sviluppo sostenibile del cabotaggio, risorsa preziosa per la nostra penisola, con la garanzia che proseguiranno le bonifiche dei siti inquinati”.