Torino-Lione sono fuori dalle norme UE. Il cunicolo esplorativo, vale a dire un tunnel lungo 10 km, non è mai stato sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale. Grazie alle procedure sbrigative previste della legge Obiettivo, Bruxelles sta finanziando un progetto fuorilegge.” E’ la denuncia contenuta in un ricorso alla Commissione UE presentato dalla sen. Anna Donati, responsabile Trasporti e Infrastrutture dei Verdi, e dall’on. Monica Frassoni presidente del Gruppo Verdi/Ale al Parlamento Europeo. Un ricorso che si aggiunge alle obiezioni della petizione popolare sottoscritta da numerosi cittadini e sindaci della Valsusa già depositata a Bruxelles. “A gennaio 2005 la società LTF ha affidato alla CMC di Ravenna un appalto di 84 milioni di euro per realizzare il cunicolo esplorativo di Venaus, di cui 18 milioni sono un finanziamento proveniente dalla Commissione UE del 2003. In realtà – scrivono Donati e Frassoni – il cosiddetto cunicolo esplorativo è un tunnel lungo 10 chilometri che sarà funzionale, come galleria di servizio, al nuovo tunnel di base (di 52 km) della AV Torino-Lione.” “Con una delibera del 30 giugno 2003 – continuano – la Regione Piemonte ha sostenuto che la realizzazione del cunicolo di Venaus ‘determina un forte impatto sull’ambiente sotterraneo e superficiale notevole, paragonabile a quello che potrebbe essere paragonabile a quello prodotto con la realizzazione della galleria base’. Un’affermazione importante che non ha prodotto atti conseguenti: la Regione, guidata dal presidente Ghigo, ha dato comunque un parere positivo al progetto del cunicolo, senza prevedere alcuna procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.” “D’altra parte sono proprio le procedure semplificate e sbrigative della legge Obiettivo a permettere queste scappatoie. In particolare – spiegano le esponenti verdi – il dl 190/02 (art. 3 comma 9) prevede che, per l’escavazione di cunicoli esplorativi, basti l’autorizzazione del Ministro delle Infrastrutture d’intesa con il presidente della regione. Siamo di fronte ad un progetto ad elevatissimo impatto ambientale, che diventerà parte integrante dell’opera ad Alta Velocità fra Torino Lione, non sottoposto a VIA ma cofinanziato dalla Commissione UE.” “La commissione Europea deve sapere che sta finanziando un’opera che viola palesemente le norme comunitarie in materia di valutazione di impatto ambientale. Per queste ragioni – concludono Donati e Frassoni – abbiamo presentato un ricorso per chiedere l’apertura di una procedura di infrazione a carico dell’Italia.”