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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Ponte sullo Stretto, mozione Unione al Senato: sospendere stipula contratto con Impregilo

4 Novembre 2005

ESCLUSIONE RISCHIO PENALI E PASSAGGIO IN PARLAMENTO PER DECISIONI SU CONTRATTO

“Sospendere la stipula del contratto con Impregilo, fino a quando non saranno risolti i tanti nodi ambientali contestati, anche da Bruxelles, al progetto preliminare del Ponte. Escludere il rischio di pagamento di penali fino all’approvazione del progetto definitivo e riferire in Parlamento qualsiasi decisione sugli elementi costitutivi del contratto, per rendere pubbliche e trasparenti le procedure sull’appalto del ponte sospeso più lungo a mondo. Ed, infine, prevedere azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori della Stretto di Messina Spa, in caso di mancato rispetto dei principi di buona amministrazione”. Questi, in sintesi, gli impegni chiesti al governo dai senatori dell’Unione, che oggi hanno presentato una mozione a prima firma della senatrice Anna Donati (Verdi) e sottoscritta dai capigruppo di opposizione, in commissione Lavori Pubblici, Luigi Zanda (Dl), Paolo Brutti (Ds), Mauro Fabris (Udeur) ed ai senatori Luigi Malabarba (Prc) e Gianfranco Pagliarulo (Pdci). “Le violazioni della normativa ambientale rilevate recentemente anche dalla Commissione Europea rappresentano incognite di straordinaria rilevanza per l’opera – si legge nella mozione – e se non si cambia il progetto preliminare, nel rispetto delle direttive comunitarie, andrà definitivamente perduto il cofinanziamento europeo. Per altro la necessità di adeguamenti, sulla base delle prescrizioni del Cipe (delibera 1 agosto 2003), comporterà inevitabilmente una modifica del progetto, con conseguenti variazioni del piano finanziario e della tempistica dell’opera”. “Inoltre il forte ribasso previsto dall’offerta di Impregilo, risultata vincente secondo la commissione tecnica, potrebbe essere segnalato dalla cordata concorrente (Astaldi), come ‘anomalo’ e prospettare uno scostamento di prezzo in rialzo in sede di redazione del progetto definitivo”. Proprio per questa serie di rischi ed incognite che gravano sul progetto di attraversamento stabile dello Stretto, l’Unione chiede l’impegno del governo “a sospendere, per cautela rispetto a future probabili responsabilità, la stipula del contratto con Impregilo, fino a quando non saranno risolte positivamente le contestazioni UE “. La mozione chiede al governo “di aggiornare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, come ribadito esplicitamente da Bruxelles e, una volta sanate le incompatibilità con le norme comunitarie, di prevedere nel contratto tra la società stretto di Messina ed il general contractor, l’esclusione del pagamento delle penali fino all’approvazione del progetto definitivo. Qualora dovessero insorgere cause ostative alla realizzazione dell’opera, che comportino penali ai privati contraenti (per irregolarità nell’ espletamento della gara o per omessa vigilanza da parte della Stretto Spa), la mozione impegna l’esecutivo a sollecitare l’intervento di azionisti pubblici nei confronti degli amministratori della Stretto di Messina Spa.” “Infine – proseguono i senatori – chiediamo al Governo di riferire in Parlamento, prima di assumere qualsiasi decisione sugli elementi costitutivi del contratto che la Stretto di Messina intende stipulare con il contraente generale. Questo – concludono – al fine di rendere pubbliche e trasparenti le procedure dell’opera – simbolo del governo Berlusconi, il cui costo costituisce l’appalto più consistente, affidato in Italia negli ultimi decenni”.

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