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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Finanziaria, una grande opera di tagli ad Anas e Ferrovie

10 Novembre 2005

Sicurezza dimenticata e impegni di spesa propagandistici per nuove ed inutili grandi infrastrutture

“La Finanziaria 2006 realizza una concreta grande opera di tagli ad Anas e Ferrovie e dimentica città e sicurezza. L’ultima manovra economica del governo Berlusconi segna un saldo totalmente negativo nel campo dei trasporti: sottrae risorse pubbliche da destinare alle reti stradali e ferroviarie esistenti ed impegna propagandistici finanziamenti per nuove inutili opere della Legge Obiettivo”. E’ quanto ha dichiarato la senatrice Anna Donati, Capogruppo dei Verdi – Unione in commissione lavori pubblici, intervenendo oggi in Aula nel corso del dibattito sulla legge Finanziaria. “Con il maxi-emendamento al decreto fiscale, ieri il governo ha svenduto l’Anas ai privati che potranno mettere pedaggi virtuali o reali sulle strade realizzate con soldi pubblici. Oggi con la Finanziaria – ha continuato Donati – si assesta un altro duro colpo all’Anas: per il 2006 l’Ente riceverà soltanto 100 milioni di euro di apporto al capitale sociale mentre, negli anni 2007 e 2008, avrà risorse pari a zero. Un’autentica scure sulla sicurezza e l’adeguamento delle nostre strade”. “Anche le Ferrovie subiranno un taglio drastico che avrà una ricaduta diretta sul servizio e sugli investimenti previsti dal Piano di FS. Più precisamente – ha spiegato la senatrice – dai 3,2 miliardi di euro che la Finanziaria 2005 assegnava alle Ferrovie, si è passati ora a soli 300 milioni per il 2006, ed altrettanti per gli anni 2007 e 2008. Complessivamente nel triennio, questa manovra finanziaria rinvia al 2009 tra tagli e slittamenti oltre 20 miliardi di euro destinati alle ferrovie. ” “Questa Finanziaria da un lato toglie ossigeno ad Anas e Ferrovie, che non saranno più in grado di investire sulla rete esistente; dall’altro, impegna 5 miliardi di euro per finanziare nuove opere della Legge Obiettivo, che invece avrebbe bisogno di 22 miliardi di euro, anche solo per realizzare opere già approvate. E’ evidente – ha sottolineato l’esponente del Sole che Ride – che si tratta di un impegno di risorse pubbliche che darà un impulso del tutto insignificante, e squisitamente propagandistico, a tratte inutili ad Alta Velocità, come la Milano-Genova.” “Anziché prevedere investimenti per la messa in sicurezza delle reti stradali e ferroviarie, per il rilancio delle città e del trasporto pubblico – ha concluso Donati – il governo Berlusconi si limita a reiterare la solita formula della lavagnetta elettorale nello studio di Vespa. Solo nuove grandi opere, su cui impegnare poche risorse oggi, per avere un grande buco domani.”

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