Ora il ministro Lunardi corregga la norma inserita nel nuovo Codice della Strada
“La sentenza della Consulta non solo annulla gli effetti positivi della patente a punti per le violazioni di velocità, sorpasso e circolazione abusiva in corsia di emergenza, ma mette a rischio l’efficacia di tutti i sistemi tecnologici di controllo che identificano il veicolo e non il conducente.
Ora il ministro Lunardi corregga quindi la norma inserita nel nuovo Codice della Strada, se si vuole salvare la patente a punti”. La senatrice Anna Donati, Capogruppo dei Verdi in Commissione LLPP e Trasporti di Palazzo Madama, commenta così sentenza della Corte costituzionale che dichiara parzialmente illegittime le nuove norme che hanno introdotto la patente a punti.
“L’incostituzionalità, rilevata oggi dai giudici della Corte costituzionale, riguarda la piena applicazione della patente a punti, ma – continua Donati – è preoccupante che possa mettere in discussione tutti i sistemi tecnologici di controllo che identificano il veicolo e non il conducente. Questo significherebbe uno svuotamento dell’efficacia dei controlli tecnologici per le violazioni al Codice, a spese della sicurezza sulle nostre strade”.
“Per questo è urgente che il ministro Lunardi corregga la norma alla luce del pronunciamento odierno della Consulta – aggiunge la senatrice verde – per salvare l’effetto virtuoso della patente a punti ed il suo effetto deterrente. Si potrebbe in proposito sostituire il meccanismo della decurtazione dei punti con un provvedimento di fermo amministrativo del veicolo vincolato alla gravità dell’infrazione contestata. Dovrebbe, inoltre, essere rivisto il meccanismo della recidiva – suggerisce, infine, la senatrice – inasprendo le sanzioni per le violazioni più gravi, quali la guida in stato di ebbrezza e l’eccesso della velocità, che resta purtroppo fra le prime cause di morte sulle strade”.