La privatizzazione della rete, realizzata con soldi pubblici, è un ingiusto regalo dei pedaggi ad un ristretto giro di imprenditori amici, scelti senza gara
“La privatizzazione della rete, realizzata con soldi pubblici, è un ingiusto regalo dei pedaggi ad un ristretto giro di imprenditori amici, scelti senza gara. In questo modo, infatti, i privati incassano i profitti, senza aver investito e rischiato assolutamente nulla. E’ una proposta vergognosa contro cui ci opporremo fermamente”. Così la senatrice Anna Donati, capogruppo dei Verdi in commissione LLPP di Palazzo Madama, commenta l’emendamento presentato al decreto Infrastrutture dal senatore forzista Luigi Grillo, relatore del provvedimento.
“L’emendamento è di una gravità inaudita, poiché è volto ad affidare ai privati pezzi della rete stradale ed autostradale ammodernati con risorse interamente pubbliche, come il Gra, la Salerno-Reggio Calabria o la Palermo-Messina. Così – spiega Donati – le imprese private incassano, a rischio zero, i pedaggi reali (se provengono dagli utenti) o figurativi (dallo Stato). Una privatizzazione a spese nostre e, ancora una volta, senza un autentico miglioramento del servizio e della rete a carico dei privati”.
“Il pedaggio – ribadisce la senatrice – deve essere fatto nel contesto di una efficace politica dei trasporti sostenibili, si veda il caso del Gra e della strategia dell’amministrazione capitolina sulla mobilità. Invece il governo, con l’emendamento, intende fare cassa subito e trovare il trucco contabile giusto per dimostrare a Bruxelles che l’Anas è fuori dal perimetro della Pubblica Amministrazione. Non si capisce – continua- come questo dovrebbe convincere la Commissione Ue, visto che allo Stato e all’Anas resterà solo la rete meno redditizia ed il bilancio pubblico sarà gravato a tal punto da essere fuori controllo”.
“Infine, nell’emendamento non si fa riferimento ad alcuna procedura di gara per la scelta delle società private cui affidare la rete.
Tutto ciò lascia chiaramente capire – conclude l’esponente del Sole che Ride – che sono già stati decisi i soliti pochi amici imprenditori cui regalare l’incasso dei pedaggi”.