Soddisfazione della presidente Donati
Grande soddisfazione è stata espressa dalla presidente della Commissione lavori pubblici, Anna Donati (Verdi), per l’accordo raggiunto fra governo, maggioranza e opposizione sul ddl sicurezza stradale in commissione al Senato.
“Abbiamo fatto un lavoro di merito molto intenso, con diverse sedute notturne, che ha prodotto quel risultato che tutti speravamo di raggiungere: si è trovata un’intesa su sei articoli fondamentali, sui quali il governo è orientato a fare immediatamente un decreto, in modo tale che – spiega – sin da questo fine settimana, queste norme più repressive ed urgenti possano pienamente entrare in vigore”.
“Il forte impegno di tutti – aggiunge Donati – ha dimostrato che il Senato ha lavorato con grande senso di responsabilità sia da parte della maggioranza e sia dell’opposizione. In riferimento
ai sei articoli, che si riferiscono ai nuovi patentati, alla guida con il cellulare e alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, abbiamo sostanzialmente confermato l’impianto del ddl approvato dalla Camera con alcune modifiche”. “Tra le più rilevanti – continua – i controlli con l’autovelox, per i quali sarà consentito di mettere o la segnaletica luminosa o la cartellonistica; il testo originario – spiega – prevedeva l’obbligo per la posa in opera di entrambi, rendendo impossibile in molte parti del Paese il controllo con l’Autovelox. Abbiamo quindi operato un chiarimento ai fini di maggiori controlli. E proprio sul tema dei controlli, abbiamo chiesto al ministro di impegnarsi per ottenere più risorse ed inserire in Finanziaria una postazione dedicata solo a sicurezza e controlli sulle strade”.
“Inoltre – prosegue la presidente – sono stati meglio modulati i limiti relativi ai controlli sull’alcol, il cui uso ed abuso da parte dei più giovani costituisce un fenomeno da arginare con fermezza: tra 0.5 e 1.5 grammi per litro abbiamo inserito la soglia del 0.8, graduando meglio il sistema, prevedendo sempre fortissime sanzioni, l’arresto, e in caso di recidiva, la revoca. Abbiamo previsto anche misure accessorie alla pena, alternative, a scopo rieducativo per chi persiste in atteggiamenti pericolosi per se e per la collettività: oltre alla condanna – sottolinea – chi è sorpreso a guidare in stato di ebbrezza, sarà affidato a servizi sociali, da sei mesi ad un anno”.
Alla ripresa dei lavori di Commissione, vale a dire l’11 ed il 12 settembre, si procederà con la conclusione dell’esame e voto finale sul provvedimento, per arrivare immediatamente in Aula. Il testo del disegno di legge dovrà poi essere approvato in modo definitivo, da entrambi i rami del parlamento, entro il 3 ottobre, data in cui decadrà il decreto che il governo porterà in Consiglio dei Ministri il 3 agosto.