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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Via libera alla Tirrenica. Bocciato Lunardi

2 Aprile 2006

Il Manifesto

L’autostrada Livorno-Civitavecchia si farà sulla costa. La Toscana ha la meglio sul ministro

di Tommaso Tintori

La notizia è che per andare da Livorno a Roma, in auto, non si impiegheranno più 4 ore e mezza. La Commissione interministeriale per l’impatto ambientale (Via) al corridoio tirrenico ha infatti dato il proprio assenso al tracciato proposto dalla Regione Toscana già nel 2003 e che per tre anni è stato bloccato dal governo. Col tracciato costiero dell’autostrada A12 Livorno-Civitavecchia esce sconfitto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Piero Lunardi, che insieme all’altro ministro Matteoli aveva proposto un tracciato «misto» (appoggiato dall’Anas) il cui impatto sull’ambiente sarebbe risultato devastante.Ma oltre a Lunardi perdono anche le tasche dei contribuenti e il concetto stesso di libera circolazione, a favore della quale si sono da sempre mobilitate le associazioni ambientaliste e i Verdi, che hanno sempre insistito sulla linea soft, ossia a favore di interventi di semplice messa in sicurezza e riadattamento dell’Aurelia. Per Anna Donati (Verdi), si tratta di un’opera «inutile e costosa» e basterebbe allargare a quattro corsie l’attuale tracciato «spendendo un terzo» di quello che costerà la nuova autostrada. Una soluzione che snellirebbe il traffico «salvando il paesaggio». Parere contrario anche da parte della Regione Lazio: per l’assessore all’Ambiente Angelo Bonelli si tratta di «un’infrastruttura ad alto impatto in un territorio delicato dal punto di vista ambientale, paesaggistico ed idrogeologico». Per Italia Nostra il progetto è «un inutile e gigantesco sperpero di denaro pubblico, devastante per l’ambiente e il paesaggio della Maremma meridionale e dannoso per un’economia basata su agricoltura e turismo». «Riteniamo preferibile – dice il presidente nazionale Carlo Ripa di Meana – l’adeguamento dell’Aurelia alle esigenze del traffico di oggi, il che comporterebbe spese minori e un impatto ambientale più limitato» .
Dell’autostrada Tirrenica si parla dagli anni ’70 per la necessità di dotare di un’infrastruttura di trasporto un’area strategica ma anche per una maggiore sicurezza dell’Aurelia. Per il tratto da Rosignano a Grosseto Sud, ossia quello che attualmente provoca i minori disagi alla circolazione tanto da potersi considerare ottimo, la soluzione prescelta sembra essere l’ampliamento in sede della Variante Aurelia con sistema di pedaggio «in aperto» (cioè con svincoli gratuiti e sistema di barriere a pagamento), con barriere poste sull’autostrada a Rosignano, Follonica e Grosseto Sud. Nel tratto Grosseto Sud-confine regionale è prevista invece una soluzione autostradale «in chiuso» (cioè con svincoli a pedaggio) con caselli a Fonteblanda, Orbetello e Capalbio.
Adesso la palla passa al Cipe, che dovrà trovare i finanziamenti per i 200 chilometri del tratto che va da Civitavecchia a Livorno. Il parere positivo è comunque condizionato all’ottemperanza di una serie di prescrizioni quali l’approfondimento di soluzioni di messa in sicurezza dei punti pericolosi sull’Aurelia a sud di Grosseto, la realizzazione dei collegamenti con i porti di Livorno e Piombino e soprattutto la realizzazione del lotto 0 della SS1 Aurelia tra Maroccone e Chioma nel comune di Livorno.

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