Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Tutti i nemici della Tirrenica. Centrosinistra diviso, la Regione dovrà sudare…

30 Marzo 2006

Il Tirreno

GROSSETO. Che sia un’autostrada costiera. Niente tracciati interni. Come già anticipato, è questo che dirà domani la commissione ministeriale incaricata della valutazione di impatto ambientale (Via) tagliando via una volta per tutte il braccio di ferro sui due tracciati – l’uno caro al ministro Lunardi, l’altro alla Regione Toscana – che per cinque anni ha paralizzato ogni decisione.
Ma questo non vuol dire che la lunga telenovela sia al termine. Quando si parla di autostrada tirrenica, infatti, basta un niente per far riaffiorare i contrasti. Contrasti non solo fra diversi schieramenti ma anche all’interno dei raggruppamenti politici che non si sono mai presentati compatti davanti al problema. E infatti il tracciato che si appresta a ricevere l’ok della Via, e che dovrebbe correre parallelo all’Aurelia, si avvicina molto a quello caldeggiato dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e dal suo assessore alle infrastrutture, Riccardo Conti. È sostenuto anche dal presidente della Provincia di Grosseto, il Ds Lio Scheggi, e non è visto male dallo stesso ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, contrario alla soluzione interna sostenuta da Lunardi e da sempre schierato con la logica del “di qua o di là purché si faccia”. Ma incontra invece le perplessità di Rifondazione (valgano per tutti i dubbi dell’assessore alla viabilità della Provincia di Grosseto, Sergio Bovicelli), dei Verdi e dei vari movimenti ambientalisti tuttora contrari all’autostrada tout court e teorici della messa in sicurezza dell’Aurelia. Un’anticipazione di quello che sarà il clima dei prossimi giorni e del presumibile scontro nel centro sinistra è dato dalle parole della senatrice dei Verdi Anna Donati, da sempre contraria al corridoio tirrenico: «Siamo di fronte solo a una forzatura da campagna elettorale» che «sarà poi complicato smontare», anche se «la decisione vera sarà quella del Cipe, e la Regione Lazio non è favorevole».
In tutta questa ridda di posizioni, cerca spazio (ma resta soffocata) la voce del sindaco di Capalbio, Lucia Biagi, che riafferma disperata il no del suo Comune a qualunque tracciato autostradale sul suo territorio, tornando ad elencare una serie di motivazioni validissime che però sono quelle di un piccolo Comune.
Pare proprio che attorno a quel che dirà domani la commissione per l’impatto ambientale ci sia una sorta di alleanza trasversale, alla quale si contrappone un altro raggruppamento anch’esso trasversale di contrari.
«Se vincerà l’Unione – dice Anna Donati, suffragata dall’assessore Bovicelli – il piano delle grandi opere andrà rivisto e dal momento che non ci sono i soldi anche la Tirrenica dovrà essere ripensata».
Può darsi. Ma siamo proprio sicuri che la Regione Toscana – che prudentemente tace – la veda così e non sia alla fin fine soddisfatta per quanto dirà domani la commissione Via? E quanta parte della sinistra starà con Martini, e quanta con Anna Donati e gli ambientalisti? Dopo il voto gli ambientalisti riaccenderanno il fuoco della contestazione anche se vincerà il centro sinistra? Un caso Tav anche in Maremma?
Per ora non resta che attendere quel che dirà domani la commissione che manderà il suo parere alla firma del ministro Matteoli, il quale ha già detto che firmerà.
Il tracciato che sembra il prescelto è quello che sale da Civitavecchia in parallelo (o quasi) all’attuale Aurelia, arriva a La Torba, cioè poco prima del colle di Ansedonia, curva all’interno e non intacca la bellezza del paesaggio e facendo facendo un largo giro salva il terreno del Comune di Orbetello (dove il ministro Matteoli si presenta candidato sindaco alle elezioni del 28 maggio), e torna in parallelo all’Aurelia nella zona di Talamone, per risalire verso Grosseto facendo una lunga galleria al Collecchio.
Con qualche piccola variazione, dicono a Legambiente: ma quali? Mentre Bovicelli si chiede come abbia fatto la commissione a valutare in modo oculato le osservazioni al tracciato che Provincia e Comuni hanno spedito appena una settimana fa. E non erano osservazioni da poco.
Claudio Bottinelli

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