Il Sole 24 ore
La Commissione europea apre una procedura di infrazione sulla convenzione – LA REPLICA L’Italia ha due mesi di tempo per rispondere ai rilievi Ue Beretta (Confindustria): ancora troppi ritardi nelle opere pubbliche
Marco Morino
MILANO La convenzione sulla Brebemi, il progetto per la direttissima autostradale Brescia-Milano, finisce nel mirino di Bruxelles. La Commissione europea ha inviato una lettera di messa in mora al Governo italiano, prima fase della procedura di infrazione, contestando l’atto firmato, nei mesi scorsi, da Cal (50% Anas, 50% Regione Lombardia) e il concessionario Brebemi. Secondo il commissario al Mercato interno, Charlie McCreevy, la convenzione violerebbe le regole della «messa in concorrenza» perché rispetto alla prima convenzione firmata nel 2003 molte condizioni hanno subito modifiche e quindi sarebbe stata necessaria una nuova gara d’appalto.
In particolare, secondo la Commissione la convenzione tra Cal e Brebemi è contraria alle regole della direttiva europea sull’aggiudicazione degli appalti pubblici (2004/18/CE). «Quando le condizioni contrattuali subiscono una modifica essenziale – si legge nella lettera di McCreevy al ministro degli Esteri, Massimo D’Alema – la modifica della concessione iniziale è da considerarsi alla stregua dell’attribuzione di una nuova concessione. La Commissione ritiene che la convenzione del 2007 sia dunque una nuova concessione che avrebbe dovuto essere attribuita tramite una nuova procedura di messa in concorrenza».
Ora l’Italia avrà due mesi di tempo per inviare a Bruxelles le sue osservazioni e la documentazione completa sulle convenzioni del 2003 e del 2007. «Risponderemo – dice il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro –. Sono tranquillissimo. Si tratta solo di una richiesta di informazioni, così come ci è stata fatta dal Parlamento e della Corte dei Conti, che ci hanno poi convalidato le decisioni». Anche il concessionario è pronto a dare battaglia. «La procedura ha preso avvio – spiega la Brebemi – da una documentazione inviata a Bruxelles da alcuni parlamentari dell’estrema sinistra sulla base di dati ampiamente confutati e su cui il Governo ha già dato risposta. È falso affermare che la Ue ha chiesto una nuova gara. È solo una richiesta di informazioni, un atto dovuto. Siamo fiduciosi sulla positiva conclusione della procedura informativa». Ma secondo Anna Donati (Verdi), presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, la procedura di infrazione aperta da Bruxelles sulla Brebemi conferma la necessità di rifare la gara, «esattamente come chiedeva il parere della commissione Lavori pubblici del Senato». «La Corte Conti – replica la Regione Lombardia – ha già confermato che la realizzazione della Brebemi comporta extra-costi non superiori al limite del 50%».
Intanto il direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta, lancia un allarme sui ritardi dell’Italia sul fronte infrastrutture: «Le imprese – afferma – sono pronte a fare la loro parte, ma chiedono certezze. Non è più tollerabile che in Italia si impieghi il triplo rispetto al resto d’Europa per realizzare le opere pubbliche. L’extragettito per finanziare il Terzo valico? Interessante, ma mi pare che anche a livello ministeriale non ci sia ancora sufficiente chiarezza».