IL SOLE 24 ORE – Economia italiana
Grandi opere – Positiva (con prescrizioni) la valutazione ambientale – La parola adesso passa al Cipe
Matteoli: sì al Ponte di Messina
Richiesti solo approfondimenti, non correzioni – Legambiente: faremo ricorso al Tar e alla Corte Ue
Giorgio Santilli
Le principali prescrizioni ambientali
Le indicazioni emerse dalla Valutazione d’impatto ambientale – Necessari più approfonditi studi geo-sismico-tettonici
Interventi rivolti alla tutela e riqualificazione ambientale
Studi idrogeologici e idrochimici e sistema di controllo delle acque (in particolare nei territori interessati da gallerie)
Vaglio e analisi del materiale scavato prima del riutilizzo
Riduzione ai minimi livelli degli impatti sull’habitat di specie animali protette e specie migratorie sensibili
Ridurre l’impatto illuminante sul mare degli impianti di illuminazione
Opere di mitigazione acustica
Predisporre un progetto di monitoraggio ambientale
ROMA – Primo sì ambientale per il Ponte sullo Stretto di Messina. Il progetto preliminare dell’opera incassa il parere positivo di valutazione di impatto ambientale (Via), sia pure con alcune condizioni di cui la società Stretto di Messina e il general contractor dell’opera dovranno tener conto nel redigere il progetto definitivo.
Le raccomandazioni e le prescrizioni indicate dalla commissione speciale Via sono a larghissimo spettro, dall’impatto sismico alla tutela di aree delicate, dall’inquinamento acustico e luminoso a quello naturistico. Ma, salvo pochissime eccezioni, richiedono ulteriori approfondimenti conoscitivi, studi, monitoraggi piuttosto che correzione progettuali vere e proprie.
Il parere finale, di otto pagine, è il primo che la commissione speciale Via insiediata dal ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, approva per una grande opera della legge obiettivo. É stato votato all’unanimità e conclude una relazione tecnica di 260 pagine, messa a punto da un gruppo tecnico di tre membri della commissione speciale stessa, cui sono stati “associati” otto esperti dell’Apat (Agenzia per i servizi tecnici e la protezione ambientale) e cinque esperti esterni.
L’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha espresso <viva soddisfazione> e parla di <risultato storico>, mentre <le raccomandazioni e le prescrizioni, contenute nel parere favorevole, rappresentano – dice Ciucci – un’ulteriore opportunità di miglioramento del progetto e verranno attuate con prontezza dalla società>.
Apprezzamento per il parere anche dal presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti.
Raffica di bordate, invece, dagli ambientalisti all’indirizzo della commissione speciale: Legambiente parla di <parere pilatesco> e annuncia ricorsi al Tar e alla Corte europea; il Wwf parla di <parere politico, non tecnico> Anna Donati, responsabile per le opere pubbliche dei Verdi, definisce <addomesticata> la commissione e sostiene che <è impensabile fare una gara su un progetto preliminare tanto carente e dai costi incerti>. Replica di Ciucci: <Non ci è stato chiesto di spostare un solo pilone o di allungare alcuna galleria, il progetto passa così com’è e non viene dichiarato incompleto, non vedo dove dovrebbero essere i potenziali aumenti di costo>.
Il parere di Via raggruppa raccomandazioni e prescrizioni in tre quadri di riferimento: programmatico, progettuale, ambientale.
Sul piano programmatico, le prescrizioni sono tre: il progetto definitivo dovrà essere compatibile <nella massima misura possibile, con le strategie e i piani di sviluppo con i quali è destinato a interagire> dovrà prevedere <adeguati scavi esplorativi> per il profilo archeologico; dovrà attuare, nella fase di realizzazione <una significativa riqualificazione del l’opera>.
Sul versante progettuale, due raccomandazioni – concordare con Rfi il programma di realizzazione delle opere connesse al Ponte e inserimento di un cronoprogramma delle varie fasi di lavoro – e due prescrizioni: tempestiva realizzazione della deviazione della linea ferroviaria in località Cannitello e descrizione delle modalità di risoluzione di alcune interferenze nella costruzione delle fondazioni delle torri e delle strutture di cantiere.
Per quanto riguarda il più rilevante <quadro di riferimento ambientale>, la commissione prescrive un continuo aggiornamento degli studi geo-sismo-tettonici, interventi relativi alla tutela e riqualificazione ambientale, una particolare attenzione agli aspetti idrogeologici, dell’impatto acustico e luminoso (si veda la scheda in alto). Il parere positivo di Via spiana la strada dell’approvazione del progetto del Ponte di Messina da parte del Cipe (prima della pausa estiva) e della gara per la scelta del general contractor (in settembre/ottobre).
Per l’approdo al Cipe, manca ormai soltanto il parere dei Beni culturali e la chiusura dell’istruttoria tecnica del Ministero delle Infrastrutture.
GIORGIO SANTILLI