Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

I Verdi: «Proroga a Serenissima? Sarebbe un atto illegittimo»

17 Luglio 2006

Il Giornale di Brescia

La sen. Donati e l’on. Frassoni tornano sul progetto di autostrada di Valtrompia

L’autostrada di Valtrompia, insieme alle altre infrastrutture che interessano la provincia, e la questione della proroga alla società concessionaria Serenissima. Questi i temi discussi dai Verdi, che ieri hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione.

«Abbiamo avvertito il bisogno di avere notizie dirette sull’attegiamento europeo e di Roma rispetto al tema delle infrastrutture viabilistiche», ha dichiarato il consigliere comunale Paolo Mori.

Per questa ragione durante l’incontro – cui hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente del Comune Ettore Brunelli e il coordinatore dei comitati contro l’autostrada Eugenio Cagna – sono intevenute la senatrice Anna Donati, presidente della commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato, e l’europarlamentare Monica Frassoni, presidente del gruppo dei Verdi/ Ale a Strasburgo.

La Donati è partita dalla ricostruzione della vicenda relativa alla proroga fino al 2036 della concessione alla Serenissima spa, la società concessionaria che dovrebbe finanziare l’Anas per la realizzazione di un tratto dell’autostrada di Valtrompia.

Secondo i Verdi, la concessione di un’ulteriore proroga alla Serenissima costituirebbe un atto illegittimo, in contrasto con quanto stabilito in materia a livello nazionale ed europeo. Infatti, sia la direttiva interministeriale 238/98, sia la direttiva europea 97/37/CE dispongono che, alla scadenza della convenzione venga individuato un nuovo concessionario attraverso gara pubblica o d’appalto.

«Di conseguenza, – ha osservato la senatrice Donati – il presidente della provincia Cavalli sbaglia a dire che l’approvazione della concessione a Serenissima è un atto dovuto».

La Donati – che ha anche parlato della Brebemi, di grandi opere e dell’intenzione espressa dal Ministro Di Pietro di rivedere le regole in materia di concessioni – ha insistito sulla necessità di «slegare gli investimenti dei concessionari dall’approvazione delle proroghe e sull’urgenza di ridiscutere ciò che veramente serve per la Valtrompia. Una soluzione potrebbe essere la risistemazione e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti».

D’accordo anche la Frassoni che, sempre a proposito del caso Serenissima, ha ricordato che «l’adeguamento dell’Italia alle norme comunitarie e la conseguente archiviazione da parte di Bruxelles della procedura d’infrazione contro il nostro Paese hanno dato ragione ai Verdi».

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