STAMPA – ECO
CON IL GENERAL CONTRACTOR I TEMPI SARANNO ACCELERATI
Grandi opere al via, i primi bandi alla fine del mese
Il governo rende operativo il piano infrastrutture.
S’inizia con la Salerno-Reggio
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ROMA Ponte sullo Stretto dal secondo semestre 2004. Ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria subito. Sono due esempi dei tempi accelerati per l’avvio dei lavori che il ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi ritiene adesso possibile grazie al decreto di attuazione della legge obiettivo. Il decreto e’ stato varato ieri dal consiglio dei ministri. I primi bandi di gara per le grandi opere pubbliche da realizzare sono annunciati gia’ per la fine di agosto. La maggiore rapidita’ per la progettazione e la realizzazione delle opere e la semplificazione delle procedure sono gli aspetti caratterizzanti del provvedimento. Restano pero’ da chiarire ancora i contorni finanziari, come fatto presente dallo stesso Lunardi ai suoi colleghi in consiglio dei ministri: <<Ora devo pero’ chiedere il massimo impegno delle forze politiche per ottenere le risorse necessarie, contenute in un disgeno di legge approvato dalla sola Camera>>. Il decreto e’ aspramente contestato dal presidente della Legambiente Ermete Realacci per il quale si
torna <<rapidamente al centralismo sulle grandi opere>> con il rischio <<che lo Stato si tuffi in una nuova appaltopoli: tornando di gran fretta agli impegni finanziari faraonici, senza garanzie da rincari in corso d’opera, senza controllo sugli appalti, senza tutele per l’ambiente>>. Per i verdi, il capogruppo al senato Anna Donati ipotizza di <<ricorrere in sede europea>> rinfacciando al governo di ridimensionare <<la valutazione d’impatto ambientale>> e di sottrarre <<quote robuste di appalti alla concorrenza>>. La parte del decreto relativa all’impatto ambientale e’ stata preparata dal ministero dell’ambiente. Con le nuove norme viene innanzitutto rilanciata l’utilizzazione dello strumento della concessione per la costruzione. Il governo ha eliminato i vincoli che a suo giudizio ne hanno limitato l’impiego, in particolare nel Mezzogiorno. E’ stata poi creata la figura del general contractor: il contraente generale e’ previsto da una direttiva europea e in Italia esiste soltanto in pochi casi (per esempio l’alta velocita’). Si tratta del soggetto che <<oltre a garantire la responsabilita’ imprenditoriale ha le capacita’ organizzative e finanziarie per assicurare tutto il coordinamento dell’opera e la responsbailita’ finale>>. Con il general contractor Lunardi si e’ proposto di evitare lo spezzettamento delle grandi opere in lotti per ottenere maggiore tempestivita’. Viene poi individuata un’unica autorita’ competente per l’approvazione dei progetti. Si tratta del Cipe al quale parteciperanno le Regioni e le province autonome. Come sottolineato da Lunardi, al ministero delle infrastrutture sara’ costituita una <<taskforce ad altissima specilizzazione e una rete di commissari straoridnari ai migliori livelli manegriali>>. Il progetto preliminare rendera’ poi possibile il via ai lavori. Con la sua approvazione viene data la valutazione di impatto ambientale, viene disposta la localizzazione urbanistica, sono indicate le previsioni di spesa ed e’ assegnato il finanziamento integrativo necessario. Con il regime transitorio sara’ possibile bandire le gare per le opere il cui progetto e’ gia’ approvato. Secondo il governo il decreto sblocca la realizzazione di molte opere pubbliche, in particolare delle ventuno <<criticita’>>: un elenco che va dal Ponte sullo Stretto agli interventi per l’emergenza idrica nel Mezzogiorno, dal valico ferroviario del Frejus all’asse autostradale Cecina-Civitavecchia. Il costo delle ventuno opere e’ pari a 84,3 miliardi di euro.