IL SOLE 24 ORE – Edilizia e Territorio
INFRASTRUTTURE – Il Cipe di venerdì approverà solo il progetto preliminare e le linee guida dell’intervento
Brebemi rimandata a settembre
Per l’autostrada Milano-Brescia irrisolto il nodo finanziario – Sì condizionato per la Pedemontana lombarda
ROMA – Rinviata a settembre la soluzione del nodo finanziario dell’autostrada Milano-Brescia. Il Cipe, nella seduta di venerdì prossimo, 29 luglio, approverà il progetto preliminare “in linea tecnica”, con le sole “linee guida” del piano finanziario, fissando probabilmente entro il mese di settembre il termine entro il quale il Ministero delle Infrastrutture, con la collaborazione dell’Unità tecnica Finanza di progetto e la Cassa depositi e prestiti, dovranno presentare una soluzione definitiva in grado di dare copertura ai costi aggiuntivi emersi negli ultimi 12 mesi, 673 milioni in più rispetto agli originari 827. Fino ad allora, però, non dovrebbe scattare a carico di Brebemi l’obbligo, con relativo cronoprogramma, di procedere con la progettazione definitiva dell’opera.
Questa la situazione emersa dalla riunione preparatoria del Cipe, svoltasi ieri. Ma un’altra riunione tecnica è prevista per oggi pomeriggio al Ministero delle Infrastrutture e comunque la decisione definitiva spetterà al Cipe venerdì. L’obiettivo a cui sta lavorando lo staff del Ministro Lunardi è di trovare la quadratura economica allungando la concessione e aumentando le tariffe, senza invece stanziare finanziamenti pubblici.
È arrivato in tempo l’atteso parere del ministero dei Beni Culturali sulla Milano-Brescia, ma la mancata soluzione del nodo finanziario costringe di fatto l’operazione all’ennesimo rinvio, a sei anni dalla prima proposta di Brebemi (1999), a quattro dal bando di gara in project financing (2001), a due dalla firma della convenzione (luglio 2003).
Rispetto al costo originario di 827 milioni di euro, il progetto deve ora affrontare, secondo le stime di Brebemi spa, i seguenti extra-costi: 1) 318 mln per l’affiancamento con l’alta velocità Milano-Verona; 2) 166 mln per l’adeguamento a normative tecnica sopravvenute; 3) 189 mln per le prescrizioni imposte da Regione Lombardia e Commissione Via.
Secondo Brebemi gli extra-costi dell’alta velocità non possono essere posti a carico del progetto, mentre gli altri (355 mln) possono essere coperti allungando la concessione dai 19 anni e 6 mesi attuali a 35 anni, e aumentando le tariffe del 30%, restando comunque nella media delle tariffe della autostrade lombarde, e infine stanziando 200 milioni di finanziamenti pubblici.
I senatori dell’Unione Paolo Brutti (Ds), Anna Donati (Verdi) e Luigi Zanda (Dl) hanno però «diffidato» il Cipe dal modificare durata della concessione, tariffe e contributi pubblici, perché così «si stravolgono gli elementi fondamentali del piano finanziario su cui Brebemi aveva vinto la gara. Bisogna fare una nuova gara».
Il pre-Cipe di ieri ha licenziato anche i progetti preliminari della Pedemontana Lombarda (3,8 miliardi di euro) e la Tangenziale est esterna di Milano (1 miliardo), rinviando la soluzione dei piani finanziari al momento dell’esame dei progetti definitivi. Via libera anche anche al progetto preliminare del tratto italiano della Torino-Lione (Bussoleno-Torino, 2.395 milioni di euro), e del nodo ferroviario di Falconara (200 mln).
A.A.