L’autostrada regionale realizzata solo per metà, da Cremona sino a Castellucchio, così come indicherebbero le ultime volontà regionali, per il centro sinistra è un «colpo di mano elettorale»
MANTOVA. L’autostrada regionale realizzata solo per metà, da Cremona sino a Castellucchio, così come indicherebbero le ultime volontà regionali, per il centro sinistra è un «colpo di mano elettorale». I ds insorgono con il segretario regionale Luciano Pizzetti che parla di un «una furbizia che ha dello scandaloso» e il consigliere regionale Antonio Viotto che indica la volontà di «penalizzare il Mantovano». Claudio Camocardi, vice presidente provinciale accenna invece cautela e chiede di «verificare quale sarà il vero progetto inserito nel bando di gara». La visita dell’assessore regionale alla mobilità Corsaro nel Mantovano e le dichiarazioni del sindaco di Guidizzolo Carlo Maccari hanno avuto l’effetto di un sasso gettato in uno stagno. «Non è possibile modificare sostanzialmente tracciati e tempi di realizzazione di un progetto sul quale è aperto da mesi un confronto. Cancellando con un colpo di mano quanto fatto sinora. Questo è il dilettantismo politico del centrodestra». Una forte critica viene anche da Antonio Viotto, consigliere regionale ricandidato per il centro sinistra. «E’ evidente che il clima elettorale porta a sposare soluzioni che favoriscano le giunte di centrodestra e penalizzano l’intero territorio mantovano. Di fatto nascerebbe solo un’autostrada Cremona-Piadena, lasciando scoperta la nostra provincia vanificando i possibili miglioramenti da Castellucchio a Virgilio e Bagnolo. Siamo nettamente contrari anche per il modo con cui si cancellano in poche ore decisione preparate e assunte dopo mesi di serio confronto». Di fatto, stante un finanziamento regionale di soli 110 milioni sui 700 richiesti, la società proponente Centro Padane aveva proposto di avviare un primo lotto comprendente un tratto cremonese (Cremona-Piadena) ed un mantovano (Virgilio-casello di Mantova Sud). La Provincia di Mantova aveva rilanciato proponendo di ‘cedere’ all’autostrada il tratto di asse interurbano sud per ottenere in cambio il prolungamento tangenziale sino a Castellucchio. Il tratto Castelluccchio-Tibre, sarebbe stato completato solo in un secondo tempo. «In questo modo – spiega Camocardi – si sarebbero risolti i problemi di traffico dell’area sud di Mantova, equilibrando gli investimenti con il Cremonese». Il problema sembrerebbe nascere dal fatto che la prossima settimana l’opera andrà a gara. Il progetto è stato redatto dalla società Centro Padane che per avere la concessione dovrà presentare il progetto definitivo. Ma questo non può avvenire perché il Comune di Curtatone ha presentato un fondato ricorso al Tar. Dunque ci sarebbe la necessità di escludere il tratto contestato dalla progettazione, andando a gara, di fatto, solo con il tratto Cremonese. Una ipotesi che troverà conferma o smentita la prossima settimana quando si potrà avere visione dei termini del bando di gara. Sulla questione è intervenuta ieri anche la senatrice verde Anna Donati: «La montagna ha partorito un topolino. Dal corridoio 5 Barcellona-Kiev si è passati alla Cremona-Castellucchio. E’ il segno che il progetto è fallito e occorre rimetterlo nel cassetto usando le risorse per sistemare la rete stradale esistente». Concetto ribadito da Monica Perugini, leader del Pdci: «il dimezzamento dimostra che l’opera va ripensata e occorre puntare su Valdaro e Tibre ferroviario». Infine il Comune di Curtatone parla di «soddisfazione per il recepimento delle istanze presentate dal noi e dal Comune di Bagnolo San Vito nonché da diverse associazioni agricole».
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Provincia
