Search
Close this search box.

Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Intervento in Commissione – Audizione del Ministro dell’Economia e finanze su Piano industriale 2007-2008 del gruppo FS

19 Giugno 2007

XV legislatura

Intervento in Commissione in occasione dell’Audizione del Ministro dell’Economia e finanze Padoa-Schioppa sul Piano industriale 2007-2008 del gruppo FS

L’ordine del giorno reca le comunicazioni del ministro dell’economia e delle finanze Padoa-Schioppa sul Piano industriale 2007-2008 del gruppo Ferrovie dello Stato.

(…)

Vorremmo conoscere i contenuti di questo Piano, la posizione del Governo in merito e gli effetti che si preannunciano anche in termini temporali in ordine alla sua approvazione. Queste nostre domande riflettono anche i contenuti della discussione che la nostra Commissione sarà chiamata ad affrontare nelle prossime settimane ai fini dell’espressione del parere in merito al disegno di legge Bersani il quale nell’articolo 13 – ex articolo 10 – prevede misure in materia di trasporto ferroviario ed un processo di liberalizzazione regolato delle Ferrovie dello Stato. L’audizione di oggi, quindi, risulta anche utile per conoscere cio` che intende fare il Governo per lo sviluppo ed il risanamento dell’azienda.

(…)

Ho molto apprezzato il fatto che questo Governo voglia impegnarsi fino in fondo per scommettere sullo sviluppo del trasporto ferroviario; considero questa come una sfida obbligata per un Paese che vuole puntare a offrire servizi per i cittadini e per le imprese, oltre puntare ad una sostenibilità generale capace di guardare avanti. Allo stesso modo ho apprezzato molto l’equilibrio dimostrato dal Ministro nel promuovere un processo di liberalizzazione provvisto però di regole e a tal proposito il Ministro ha parlato di bilanci e di reciprocità`. Credo che dovremo misurare questo equilibrio alla luce dell’articolo 13 del decreto Bersani, che non mi sembra esattamente costruito intorno a questa cornice.

Vorrei ora porre una serie di domande per le quali non chiedo risposte immediate perché auspico che gli approfondimenti che il Ministero vorrà autonomamente operare in merito al Piano industriale delle Ferrovie vengano studiati in modo accurato.
Il Piano prevede uno sviluppo davvero notevole del trasporto passeggeri nelle Regioni e nelle grandi aree metropolitane da portare a compimento entro il 2011. Condivido l’obiettivo in modo sperticato da molto tempo. Temo però che i tempi entro cui questo Piano dovrebbe attuarsi siano molto stretti. Tutti vorremmo da subito più servizi e di migliore qualità`.
Si pone però un problema di investimenti e tecnologie di gestione da completare, di materiale rotabile che deve essere costruito ed acquistato, esigenze che non hanno tempi di soddisfazione cosı` ristretti. Sarebbe quindi opportuno un approfondimento in merito.
Vorrei ora affrontare l’aspetto delle politiche tariffarie. Il Piano prevede un robustissimo aumento delle tariffe. Già il senatore Brutti ha anticipato la richiesta di confrontare accuratamente le politiche tariffarie italiane con quelle degli altri Paesi, inclusi i costi e i ricavi. Aggiungo che alcuni Paesi europei, che nel Piano industriale rappresentano i termini di riferimento, presentano non solo costi commisurati ai servizi – e credo che questo sia un aspetto considerato nel Piano – ma soprattutto politiche tariffarie che diventano competitive attraverso una serie di elementi: ad esempio, l’automobile, la famiglia, gli orari di «morbida», la fidelizzazione, la tessera annuale. E` vero che se si considera il costo chilometrico, quindi il costo in termini assoluti, le tariffe sono elevatissime ma esse devono essere inserite in un contesto più ampio, cioè nell’ambito di politiche tariffarie molto articolate, studiate per catturare domanda e tenerla ben stretta.
Auspico pertanto che il Ministro approfondisca anche questo aspetto e chieda all’azienda di fornire ulteriori chiarimenti in merito dal momento che nei documenti consegnati alla Commissione questa articolazione di incremento non viene specificata, limitandosi semplicemente a prevedere gli aumenti. E` ovvio che un piano di sviluppo del trasporto ferroviario deve comprendere anche un’articolazione di politiche tariffarie ed è naturale che il cittadino o l’impresa potrebbero accogliere con favore gli incrementi di prezzo solo a fronte di un miglioramento del servizio. Ritengo pertanto che simili informazioni, che la documentazione consegnata non contiene, potrebbero rappresentare un elemento di qualità del Piano.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.