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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Intervento in Aula su legge Finanziaria 2008

6 Novembre 2007

XV Legislatura

Aula Senato della Repubblica
Resoconto stenografico – seduta n. 241

Discussione generale esame congiunto dei disegni di legge: (1818) Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010 e (1817) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)

DONATI (IU-Verdi-Com). Signor Presidente, colleghe e colleghi, rappresentanti del Governo, la manovra finanziaria per l’anno 2008 proposta dal Governo Prodi contiene ed affronta numerosi articoli riguardanti i trasporti, le infrastrutture e le regole di Governo di questo settore.

È un segno concreto e positivo di una attenzione determinata ad un sistema oggi fortemente inefficiente ed inquinante, con la proposta di alcune misure positive, di cui parlerò, ma che registra su alcuni punti purtroppo ancora una evidente continuità con alcune scelte sbagliate del passato, senza indicare quelle necessarie soluzioni innovative per il futuro, in particolare per le infrastrutture che servono il nostro Paese.

Partiamo dal tema delle città e della mobilità nei nostri centri urbani.

Con questa manovra finanziaria, e positivamente, sono assegnati circa 500 milioni di euro per l’anno 2008 per lo sviluppo del trasporto pubblico locale, per migliorare il servizio, la qualità dei mezzi e l’efficienza delle reti. Si tratta di risorse utili e certamente positive.

Per la prima volta va anche sottolineato che la legge finanziaria contiene la defiscalizzazione degli abbonamenti nel trasporto locale, regionale ed interregionale, come forma di sostegno attiva a chi utilizza i mezzi collettivi: un ottimo risultato – lo voglio sottolineare – che risponde ad una richiesta decennale delle amministrazioni locali, delle imprese di trasporto e degli ambientalisti. Voglio al contempo sottolineare due criticità che persistono rispetto al Fondo per il trasporto pubblico locale: le risorse assegnate sono ancora insufficienti per superare la carenza cronica di offerta di servizi di qualità ai cittadini e, soprattutto, si tratta di un fondo previsto solo per l’anno 2008, quindi senza quel carattere stabile e duraturo che la situazione di inquinamento e congestione delle nostre città, invece, richiederebbe.

Del resto, era stato lo stesso tavolo interistituzionale, istituito dal Governo presso la Presidenza del Consiglio con Federmobilità, (cioè le Regioni), ASSTRA (le imprese di trasporto) e le organizzazioni sindacali, ad indicare come soluzione strutturale un Fondo alimentato annualmente mediante il prelievo di una quota dell’accisa sul gasolio non professionale.

Ma questa soluzione strutturale non è contenuta nella legge finanziaria 2008 e, proprio per questa ragione, il settore ha indetto per il 14 novembre 2008 una giornata di mobilitazione.

A questa criticità va aggiunto il fatto che con questa manovra non vengono aumentate le risorse per il Fondo mobilità sostenibile, né per il Fondo pendolari, per l’acquisto di bus, tram e treni, entrambi istituiti con la legge finanziaria 2007. Abbiamo raccolto queste obiezioni che vengono alla manovra dal mondo delle città e delle imprese di trasporto e nella Commissione bilancio ci siamo fatti carico di presentare un apposito emendamento, cui il Governo ha però obiettato di non avere ancora una soluzione strutturale da inserire nella manovra, riconoscendo però che questo tavolo è aperto e che tale soluzione andrà individuata. Sono parole naturalmente importanti da parte del Governo, che abbiamo apprezzato e che si sono tradotte anche in un ordine del giorno che raccoglie tale impegno.

Naturalmente, sarà il prosieguo della manovra, soprattutto nell’altro ramo del Parlamento, a dimostrare se questo impegno sottoscritto dal Governo accogliendo l’ordine del giorno troverà concreta attuazione. Naturalmente, il Gruppo Insieme con l’Unione Verdi-Comunisti italiani, cui appartengo, è impegnato a far rispettare tale impegno del Governo.

Il secondo argomento che voglio affrontare riguarda il capitolo investimenti, che vede con questa manovra finanziaria davvero uno sforzo straordinario per le infrastrutture, con la destinazione di 1,7 miliardi di euro per l’ANAS, 4,4 miliardi di euro per gli investimenti delle Ferrovie dello Stato (cifra che però, voglio ricordarlo, è identica a quella già prevista dalla finanziaria 2007 per l’annualità 2008) e 4,2 miliardi di nuove risorse per la legge obiettivo Ma i problemi, per il nostro Gruppo restano sia nella qualità della spesa per gli investimenti, sia nel mancato superamento della legge obiettivo.

Infatti, ad oggi, il Governo non ha ancora presentato il promesso disegno di legge di riforma, come scritto nel programma dell’Unione e come sollecitato più volte dal Parlamento, anche, per esempio, in sede di espressione del parere sul DPEF nel luglio 2007. Ci aspettiamo, e lo vogliamo sottolineare anche in questa occasione, che, come indicato nella Nota di variazioni, il Governo, entro il 15 novembre, presenti un provvedimento su trasporti, infrastrutture ed assetti del territorio che contenga anche quei due o tre punti critici che il superamento della legge obiettivo richiede come soluzione, in particolare il ripristino della Conferenza dei servizi, sede in cui le istituzioni locali possono decidere le infrastrutture che interessano il loro territorio.

Quindi, secondo il nostro Gruppo, le risorse sono ancora in misura troppo rilevante destinate alle autostrade, mentre gli investimenti sulle reti urbane, metropolitane e tramviarie non sono ancora presi in adeguata considerazione a causa del deficit che attanaglia le nostre città. Questi sono pertanto i punti maggiormente critici: il mancato superamento della legge obiettivo e le scarse risorse destinate alle città.

Vorrei fare poi una specifica sottolineatura sul tema del federalismo infrastrutturale che anche con questa manovra, estendibile a tutte le Regioni italiane, viene proposto dal Governo in materia di strade, autostrade ed ANAS. I Verdi non sono affatto contrari all’idea di federalismo infrastrutturale, ma, con un apposito emendamento, purtroppo ancora non accolto, hanno prospettato un sistema di regole trasparenti e omogenee tra le diverse Regioni per gestire queste società all’interno di una strategia condivisa di politica dei trasporti e di scelta motivata della lista delle opere utili.

Se da un lato è giusto avvicinare la decisione ai livelli più bassi ed ai livelli territoriali, coinvolgendo quindi anche le istituzioni locali (in questo senso è ancor più inaccettabile il mantenimento della legge obiettivo), tale quadro di regole in ordine ai concessionari ed alla scelta delle opere deve però essere realizzato in un ambito di massima trasparenza, cosa che purtroppo la norma non chiarisce e non fa.

Infine, voglio ricordare che sempre in materia di investimenti la manovra prevede misure significative per la sicurezza stradale con circa 204 milioni di euro per il periodo 2008-2013; risorse decisamente maggiori rispetto alla finanziaria precedente, ma – lo voglio sottolineare – ancora non adeguate ad attuare il Piano nazionale per la sicurezza stradale del 1999.

Per quanto riguarda i porti ed il settore marittimo, la manovra conferma la volontà del Governo di sostenerne lo sviluppo e gli investimenti, anche attraverso una quota, che le Regioni potranno trattenere, dell’incremento delle riscossioni dell’imposta sul valore aggiunto e delle accise derivate dalle operazioni nei porti.

Misure di sostegno sono previste anche per l’industria cantieristica e le imprese armatoriali, nonché un incremento per il Fondo per le esigenze del Corpo delle Capitanerie di porto, al fine di aumentare complessivamente la sicurezza della navigazione, anche in correlazione agli incrementi dei dati di traffico.

Vorrei fare un’ultima considerazione su intermodalità ed autotrasporto. Per il sostegno allo sviluppo del trasporto merci ferroviario, per la conferma dell’«ecobonus» a sostegno delle Autostrade del mare, la manovra 2008 destina complessivamente circa 366 milioni di euro; si tratta di obiettivi importanti di riequilibrio modale, ampiamente coerenti con l’impegno del Governo italiano a rispettare la battaglia contro l’effetto serra.

Va anche sottolineato tuttavia che all’autotrasporto delle merci continuano ad essere destinate, anche quest’anno dalla legge finanziaria 2008, ingenti risorse pari a 313 milioni di euro che, se sommati a quelli previsti dalla manovra di bilancio, quindi non dalla finanziaria, per i vari Ministeri ammontano complessivamente a circa 800 milioni di euro. C’è ancora, a giudizio del Gruppo Insieme con l’Unione Verdi-Comunisti Italiani, un’evidente sproporzione tra le risorse destinate all’innovazione e al riequilibrio modale e quelle destinate all’autotrasporto.

In conclusione, con questa manovra il Governo Prodi conferma il proprio impegno per i trasporti e le infrastrutture, ma, ancora e purtroppo, senza quella svolta necessaria di innovazione e strategia sostenibile che il settore richiede e che gli ambientalisti pongono da tempo all’attenzione della coalizione dell’Unione. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).

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