XV legislatura
Mozione
Atto n. 1-00073 (procedura abbreviata)
Pubblicato il 7 marzo 2007
Seduta n. 121
SOLIANI , BIANCONI , BAIO , FINOCCHIARO , BRISCA MENAPACE , MONGIELLO , GAGLIARDI , CAPELLI , FRANCO Vittoria , EMPRIN GILARDINI , CARLONI , BASSOLI , MAGISTRELLI , NEGRI , PELLEGATTA , THALER AUSSERHOFER , PIGNEDOLI , PALERMI , ROSSA , RUBINATO , SERAFINI , BINETTI , ZANDA , RAME , DONATI , PISA , ALFONZI , GAGGIO GIULIANI , VANO , PALERMO , NARDINI , TURIGLIATTO , VALPIANA , BOCCIA Maria Luisa , VILLECCO CALIPARI , AMATI , MACCANICO , LIVI BACCI , SCALERA , COSSUTTA , PECORARO SCANIO , FERRANTE , MARCORA , GALARDI , FONTANA , ROILO , PERRIN , BOSONE , MORGANDO , COLOMBO Furio , MARTONE , TONINI , SILVESTRI , BANTI , CUSUMANO , CONFALONIERI , MELE , VITALI , TIBALDI , ROSSI Paolo , POLLASTRI , RANDAZZO , TURANO , LUSI , IOVENE , RANIERI , CARRARA , SCOTTI , AMATO , MONACELLI , MARCONI , SCARPA BONAZZA BUORA , COSTA , BONFRISCO , PIANETTA
Il Senato,
premesso che:
la recente pubblicazione in Italia del libro “Lettere dalla mia Birmania” di Aung San Suu Kyi, la coraggiosa dissidente birmana Premio Nobel per la pace nel 1991, e gli articoli al riguardo apparsi in questi giorni sulla stampa nazionale, hanno riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica italiana il dramma di un popolo – quello dell’odierno Myanmar – ancora nel mezzo di un travagliato cammino verso la libertà e l’autodeterminazione;
l’autrice Aung San Suu Kyi, leader della Lega nazionale per la democrazia, che da anni dà voce a questo dramma nel mondo, è stata più volte incarcerata dal regime militare al potere, ed è tuttora agli arresti dal maggio 2003, insieme con l’intero gruppo dirigente del suo partito;
moniti ed appelli per la sua liberazione sono stati ripetutamente rivolti dalla comunità internazionale al regime militare di Myanmar, senza alcun esito;
considerato che:
i diritti umani fondamentali – come riconosciuti dalla nostra Carta costituzionale, sanciti dalle Dichiarazioni delle Nazioni Unite e richiamati nel Trattato per la Costituzione dell’Europa – rappresentano l’orizzonte comune dei popoli di tutto il mondo e devono costituire un riferimento costante per la politica internazionale e, in particolare, per l’iniziativa dei governi democratici nei confronti dei Paesi in cui tali diritti sono disconosciuti e conculcati;
il diritto alla libertà in tutte le sue manifestazioni, dal diritto di parola al diritto all’istruzione, alla salute, alla partecipazione alla vita pubblica, deve infatti ritenersi un bene universale che non conosce confini geografici, in quanto appartenente all’intera famiglia umana e al futuro delle nuove generazioni;
particolare rilievo assume il richiamo ai diritti umani universali con riferimento alle donne, come espressamente sancito dalle Conferenze mondiali dell’ONU e in particolare dalla Conferenza di Pechino nel 1995,
impegna il Governo:
ad adoperarsi, nell’ambito del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e in tutte le sedi internazionali competenti, affinché sia restituita la libertà ad Aung San Suu Kyi e garantita la piena facoltà di espressione a tutti gli esponenti della Lega nazionale per la democrazia in Birmania;
a sollecitare le autorità governative del Myanmar al rispetto dei diritti umani universali e al riconoscimento del diritto del popolo birmano alla libertà e all’autodeterminazione.