XV legislatura
Interpellanza
Atto n. 2-00155
Pubblicato il 6 marzo 2007
Seduta n. 119
DE PETRIS , SILVESTRI , RIPAMONTI , BULGARELLI , COSSUTTA , DONATI , PECORARO SCANIO – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri, della salute e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. –
Premesso che:
il 18 febbraio 2007, nel TG2 delle 20.30, è stato mandato in onda un impressionante filmato sulla mattanza dei delfini ad opera di pescatori giapponesi;
numerose altre immagini e dati sono stati divulgati dall’Associazione animalisti italiani che aderisce al network internazionale che ogni anno, in occasione della “Giornata mondiale contro le mattanze dei delfini in Giappone” che si tiene in diverse città in ogni continente, sensibilizza l’opinione pubblica e coinvolge le Istituzioni con lo scopo di fermare un’inutile ed ingiustificato massacro;
nel branco vengono selezionati gli esemplari “giusti” per i delfinari di tutto il mondo e poi barbaramente uccisi i rimanenti;
è sempre più chiaro che i fini per i quali il Giappone giustifica queste catture, sono soltanto degli espedienti per continuare queste barbare attività per eliminare specie protette da normative internazionali perché considerate competitrici nella pesca e favorire l’industria dei delfinari e quella alimentare;
nel servizio giornalistico, infatti, si sottolineava che le pratiche di questo paese relative alla pesca di cetacei in spregio alle convenzioni internazionali si sono intensificate a causa della decisione di incrementare il consumo alimentare di carni di delfino;
in Giappone, ogni anno, vengono uccisi da 20.000 a 22.000 delfini di specie diverse (stenelle, tursiopi, globicefali e focene);
la carne di delfino viene utilizzata a scopi alimentari umani, nonostante l’agenzia investigativa per l’ambiente (Enviromental Investigation Agency) e numerose ricerche scientifiche abbiano dimostrato che questa, soprattutto in Giappone, è pericolosamente ricca di tossine quali mercurio ed altri metalli pesanti, DDT ed altri pericolosi contaminanti;
studi recenti hanno dimostrato che in alcuni campioni di carne di delfino in vendita sul mercato giapponese, il contenuto di mercurio era mediamente 900 volte al di sopra del limite massimo consentito dalla legge vigente in materia,
si chiede di sapere:
se non si intenda chiedere ufficialmente al Governo del Giappone di porre fine ad una pratica barbara e cruenta come il massacro di migliaia di cetacei ogni anno;
se non si intenda promuovere, nelle opportune sedi internazionali, iniziative sanzionatorie, anche di carattere economico, per indurre il Governo del Giappone a cessare simili atti, considerando che i cetacei, quali specie migratorie, non possono essere considerate di “proprietà” di un singolo Stato e che sono protetti da normative internazionali quali la Convenzione internazionale di Washington;
se non si intenda, con interventi e controlli adeguati, impedire il possibile utilizzo per fini commerciali della carne derivante dalla macellazione illegale dei suddetti mammiferi marini.