Curiosità… in Aula
Il presidente ha censurato e espulso cinque senatori Verdi
per le contestazioni in aula durante l’intervento di Novi (Fi)
Ambiente, cartelli e “spogliarello”
Pera sospende seduta al Senato
Alla ripresa dei lavori la delega è stata approvata: 158 sì, due no. Il centrosinistra non ha preso parte alla votazione sulla fiducia
ROMA – Cartelli, striscioni, magliette con scritte e persino una sorta di castigato spogliarello. Conclusione: seduta sospesa al Senato. E’ accaduto durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul disegno di legge di delega ambientale. Alla ripresa dei lavori la delega ha avuto il via libera di Palazzo Madama: 158 i favorevoli, due i contrari e un astenuto con il centrosinistra che ha disertato la votazione.
I cartelli li hanno esposti i senatori Verdi e altri esponenti del centrosinistra per contestare il provvedimento del governo, durante l’intervento del presidente della commissione di Palazzo Madama Emiddio Novi (Forza Italia).
Novi stava elencando gli abusi edilizi che si sarebbero realizzati quando al governo c’era l’Ulivo e le sinistre hanno duramente contestato le cifre fornite da Novi esponendo cartelli con su scritto “Viva Villa Certosa”.
I senatori Verdi si sono tolti giacca, cravatta e camicia, mentre le senatrici si sono liberate della giacca e hanno mostrato una maglietta con la scritta “Per Villa Certosa, state spogliando l’Italia”. Il presidente del Senato Marcello Pera ha più volte invitato i senatori a togliere i cartelli e a “ricomporsi”. Dopodiché ha sospeso la seduta e la registrazione tv in corso.
Subito dopo il presidente Pera ha ripreso la seduta al Senato, ma solo per annunciare in Aula la censura per i senatori Verdi: Stefano Boco, Sauro Turroni, Fiorello Cortiana, Anna Donati e Loredana De Petris. Dopo l’elenco al microfono della presidenza, Pera ha annunciato l’espulsione dall’Aula del quintetto e ha nuovamente sospeso la seduta.
Fonte: Repubblica.it
http://www.repubblica.it/
(14 ottobre 2004)
Ieri mentre i Verdi esibivano magliette di protesta sul condono
il presidente avrebbe detto: “La prossima volta portate le ventenni”
Senatrici uliviste contro Pera
“Frasi offensive verso le donne”
In una lettera le parlamentari chiedono un chiarimento
In serata arriva la smentita del numero uno di Palazzo Madama
ROMA – L’episodio risale a ieri, a Palazzo Madama: nel pieno della bagarre sul maxi-emendamento sull’ambiente, mentre i senatori verdi esibiscono magliette con slogan contro il provvedimento, il presidente dell’assemblea Marcello Pera se ne esce con una battuta: “La prossima volta però portate delle ventenni…”. Un riferimento allo strip-tease dei parlamentari che proprio non va giù, alle donne del centrosinistra. Che oggi sollecitano, attraverso una lettera indirizzata allo stesso Pera, un chiarimento formale. E in serata arriva la smentita del presidente di Palazzo Madama: mai pronunciata quella frase.
Ecco il testo della missiva delle senatrici: “Onorevole presidente, è con grande sorpresa e vivissimo sconcerto che questa mattina abbiamo appreso dalla stampa che Ella, rivolgendosi ad un senatore dell’opposizione e riferendosi a due senatrici del gruppo dei Verdi, avrebbe dichiarato: ‘la prossima volta però portate delle ventenni…’. Stentiamo a credere, onorevole presidente, che Ella abbia realmente pronunciato una simile frase che offende non solo le donne, ma l’assemblea di Palazzo Madama nonché tutte le istituzioni”.
Da qui la richiesta di “una pubblica smentita”, o un chiarimento sul perché sia stato pronunciato “un simile apprezzamento”. La lettera poi si conclude chiedendo una sollecita risposta da parte del destinatario.
Una delle firmatarie, Tana De Zulueta, rincara la dose contro il presidente: “Questa – dichiara – è l’ultima perla di buon gusto del sedicente discepolo di Karl Popper. Il presidente Pera, dopo essersi candidato a campione della difesa della civiltà occidentale, ha dato una curiosa dimostrazione di quali sono per lui i valori di convivenza civile di una moderna democrazia”.
Soltanto in serata arriva la replica di Pera. “Gentili senatrici colleghe – afferma il presidente in un comunicato – non avevo provveduto subito a smentire la frase a me attribuita sulle senatrici ventenni perché non pensavo che si potesse seriamente credere che l’avessi pronunciata. Considerata la vostra lettera provvedo a smentire”.
“Senatori e senatrici – si legge ancora nella nota- sono per me tutti ugualmente rappresentanti della sovranità popolare senza distinzione di alcun tipo, con gli stessi diritti e doveri fissati dal Regolamento, quello stesso, purtroppo, violato con le manifestazioni e tumulti in Aula. La mia stima, considerazione e cordialità nei vostri confronti resta immutata”.
Fonte: Repubblica.it
http://www.repubblica.it/
(15 ottobre 2004)