Stasera il Senato voterà il decreto per rifinanziare le missioni militari italiane impegnate all’estero
“Fermare la spirale di morte e cominciare a costruire la pace in un ambito di legalità internazionale. Quindi, un no convinto al rifinanziamento della missione militare in Iraq e il ritiro del contingente italiano impegnato nella missione Babilonia.” Così, in una nota, la senatrice verde Anna Donati anticipa alla Gazzetta di Mantova la posizione contraria che esprimerà questa sera a Palazzo Madama in occasione del voto sul decreto riguardante il rifinanaziamento delle missioni militari italiane all’estero.
“Condivido ed ho già sottoscritto l’appello ai parlamentari lanciato da Pax Christi e dal Movimento per la Pace che sollecita un nostro voto contrario al decreto del governo atto a rifinanziare la missione militare in Iraq – scrive la senatrice Donati -. Voglio inoltre rassicurare i numerossimi cittadini mantovani che mi hanno scritto chiedendomi un voto di pace: manterrò il mio impegno coerente ed inequivocabile contro la guerra.”
“Per costruire la pace non servono i nostri contingenti militari, ma politiche multilaterali e di cooperazione internazionale volte a ristabilire un quadro di legalità e diritti sotto l’egida dell’Onu. Sono sempre stata contro la logica sbagliata della guerra preventiva che, come dimostrano i fatti, ha creato purtroppo una sanguinosa guerriglia che non sembra destinata a finire in tempi brevi. Per questo – continua Donati – votai contro la missione in Afghanistan prima e successivamente contro un nostro coinvolgimento nel conflitto anglo-americano all’Iraq. Ho partecipato a numerose manifestazioni per la pace che hanno visto milioni di cittadini scendere in piazza per dire no ad una guerra preventiva, in palese violazione dell’articolo 11 della nostra Costituzione.”
“Questa sera in Senato esprimerò il mio convinto voto contro il finanziamento della missione italiana in Iraq e chiederò il ritiro immaediato del nostro contingente affinchè sia l’Onu a stabilire le azioni utili per realizzare la democratizzazzione del Paese – ha concluso la senatrice Donati -. Ai cittadini e alle associazioni chiedo invece di continuare a far sentire la loro voce in favore della pace per dar forza, fuori dalle Istituzioni, alla nostra comune posizione.”