Il Consiglio dei Ministri ha varato ieri sera il maxidecreto contenente il condono edilizio
Condono/ Donati (VERDI-ULIVO): “Una misura insostenibile ed eticamente inaccettabile. Contro la sanatoria degli abusi, ora Enti locali e Regioni facciano obiezione di coscienza per salvare le bellezze del nostro territorio”
” E’ l’ennesima sanatoria annunciata che anziché risolvere i problemi economici, premierà solo chi ha commesso abusi. Siamo di fronte ad una misura insostenibile per il nostro territorio ed eticamente inaccettabile.” Così la senatrice mantovana Anna Donati (Verdi-Ulivo) commenta duramente il condono edilizio inserito nel maxidecreto varato ieri sera dal Consiglio dei Ministri.
“Alcuni ministri nelle scorse settimane avevano annunciato un mini-condono, ma oggi è chiaro che il condono edilizio voluto dal governo è tutt’altro che leggero ed esclude solo le aree protette – ha spiegato la senatrice Donati – . Sarà infatti possibile condonare opere abusive fino a 750 metri cubi e saranno sanabili anche immobili non conformi ai Prg che siano localizzati al di fuori di aree vincolate sul piano ambientale e paesaggistico. Per esempio, un immobile costruito su un’area a destinazione agricola o su un’area demaniale disponibile, potrà essere condonato.”
“Ma il tentativo del governo di creare un pronto cassa, sortirà un pesantissimo onere pubblico che ricadrà su Regioni e Comuni. Già nelle scorse settimane – ha aggiunto Donati – uno studio elaborato da Anci e Cresme metteva in evidenza il dato secondo cui oltre 4 miliardi di euro di costi verrebbero addossati ai Comuni per le conseguenti opere di urbanizzazione a fronte di poco più di 3 miliardi di euro incassati dallo Stato. Comuni che, in molti casi devono ancora completare le procedure relative ai precedenti condoni edilizi , si troveranno di fronte ad enormi carichi di lavoro amministrativo e ad ingenti spese per la riqualificazione urbanistica delle opere condonate.”
La senatrice verde, che ha già sottoscritto l’appello contro il condono promosso da Legambiente ed è intervenuta a diverse manifestazioni organizzate dai Verdi e dalle associazioni ambientaliste, ha concluso:
“Noi proseguiremo la nostra battaglia contro questa manovra-truffa in tutte le sedi istituzionali e non. Ma a questo punto occorre che Enti locali e Regioni facciano obiezione di coscienza per salvare le bellezze del territorio, seguendo l’esempio di sindaci di grandi città come Roma, Torino, Napoli e dei governatori di Campania, Emilia Romagna e Toscana. E’ necessario che tutti i soggetti istituzionali si mobilitino per ripristinare quelle regole di civiltà e legalità, sfregiate da questo maxicondono del governo che premia solo i cosiddetti furbi.”