PACE/ Donati (Verdi-Ulivo): “La bandiera della pace esprime un valore sancito dalla Costituzione” e firma un’interrogazione urgente per chiedere al governo il ritiro del divieto per gli edifici pubblici
Non è un simbolo privato, né di partito, né di un’associazione. La bandiera della pace è espressione di un valore molto sentito dai cittadini italiani e sancito dalla Costituzione. E’ il commento della senatrice mantovana Anna Donati che, insieme a colleghi dell’opposizione, ha presentato un’ interrogazione urgente in merito al divieto di esporre le bandiere della pace sugli edifici pubblici in ottemperanza della legge 22/98, che disciplina l’uso delle bandiere da parte di Enti pubblici, e alla denuncia per vilipendio.
“Dalla stampa abbiamo appreso che dalla segreteria della Presidenza del Consiglio sono partite ieri delle informative ai prefetti di alcune città per vietare sugli edifici pubblici le bandiere con il famoso arcobaleno della pace. La legge in questione, attuata con un Dpr 121/2000, – ha spiegato la Donati – prevede che sugli edifici pubblici non possono essere esposti simboli privati come insegne di partito e di associazioni. A questo punto c’è da chiedersi se, per l’attuale governo, la bandiera della pace rientra fra queste categorie si simboli. In più il decreto attuativo riserva alle varie Amministrazioni l’autonomia di regolamentare la materia. Quindi l’interpretazione della segreteria della Presidenza del Consiglio, che ha annunciato per gli Enti inadempienti denuncie per vilipendio alla bandiera e abuso di ufficio, appare particolarmente grave e dal sapore censorio. La facoltà, in nome del principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, deve essere riconosciuta a tutti i cittadini, indipendentemente dal ruolo svolto e dal numero di adesioni raggiunte, così come a tutte le amministrazioni locali, le quali, in materia di esposizioni di bandiere – ove il vessillo della pace fosse ad esse equiparato – sono dotate di autonomia normativa regolamentare.”
Per questo abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio ed al Ministro dell’Interno se il governo conferma il contenuto delle note informative inviate alle prefetture facendolo politicamente proprio o se esse è il frutto di un mero errore di interpretazione della normativa richiamata.”
“Mi compiaccio del fatto che come molti Comuni, anche la Provincia di Mantova abbia deliberato di esporre la bandiera della pace, che è quell’aspirazione ad una soluzione pacifica delle controversie – ha aggiunto la senatrice Donati – Mentre c’è chi cerca di convincere l’opinione pubblica sull’inevitabilità di questo conflitto armato contro popolazioni inermi, è importante registrare posizioni a supporto del mio punto di vista personale, politico ed istituzionale che è sempre stato e continuerà ad essere contrario ad ogni intervento armato e a favore invece di soluzioni diplomatiche e di azioni di cooperazione internazionale. Per questo ho già aderito da tempo alla Giornata Europea contro la Guerra prevista per il 15 febbraio, inviando anche un contributo economico al Comitato fermiamo la Guerra in Iraq – ha ricordato la Donati – e sabato prossimo sarò alla grande manifestazione che si terrà a Roma”
“Nell’interrogazione abbiamo chiesto se il Governo ritenga di dover aderire alla giornata europea contro la guerra per testimoniare, in coerenza con le dichiarazioni rilasciate in questi giorni, la preferenza per una soluzione pacifica della grave crisi internazionale – ha concluso la Donati- e se lo stesso governo non intenda rassicurare tutti i cittadini e le amministrazioni locali che in forza della normativa vigente nessun divieto potrà riguardare ogni manifestazioni del pensiero legittimamente espressa.”