Con il via libera definitivo del Senato al decreto Bersani, il governo ha ripristinato quelle regole di concorrenza sugli affidamenti della TAV, abrogate dal governo Berlusconi.
Il decreto sulle liberalizzazioni contiene infatti una norma
che revoca le convenzioni TAV affidate nel ’92 senza gara.
In particolare, si riferisce alle tratte AV Milano-Genova, Milano-Verona e Verona-Padova, che erano state già una volta messe a gara dal governo dell’Ulivo, con la Finanziaria 2001. Successivamente, il governo Berlusconi le aveva restituite ai vecchi consorzi senza effettuare alcuna gara, con la legge 166 del 2002.
Questa norma, voluta dal governo Prodi ed approvata oggi dal parlamento, garantirà una maggiore trasparenza e concorrenza nel mercato; una riduzione dei costi di realizzazione, con un notevole risparmio di risorse pubbliche; e, finalmente, la messa a gara degli investimenti ferroviari che servono nel nostro Paese.