Oltre 15 mila persone hanno partecipato ai 56 eventi programmati in occasione della I Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate del 2 marzo.
Soddisfatti i promotori dell’iniziativa: “Soprattutto ci ha colpito l’entusiasmo emerso nelle situazioni locali dove, evidentemente, l’attenzione verso la memoria e i valori del territorio sono ben più sentiti che nelle grandi realtà urbane. Le piccole ferrovie, abbandonate o no, riflettono purtroppo la stessa mancanza di attenzione dei territori che attraversano, colpiti spesso dall’emarginazione o da un mai avvenuto rilancio economico. Ora abbiamo costruito le basi di una rete di relazioni, altro aspetto positivo della Giornata, che torneranno utili nel prossimo futuro per nuove iniziative e per rafforzare la nostra coesione. In questo senso abbiamo già stabilito di mantenere attivo il sito web www.ferroviedimenticate.it come piccolo ‘forum’ di contatti e documentazione”.
Inoltre, il Presidente Co.Mo.Do. (Confederazione per la mobilità dolce) Albano Marcarini ha messo in evidenza come “la Giornata abbia messo in secondo piano la sterile contrapposizione fra sostenitori della ferrovia ‘a tutti i costi’ e filo-ciclisti che tendono invece alla trasformazione dei vecchi sedimi abbandonati. Le due soluzioni, occorre ancora ripeterlo, non sono in contrapposizione fra loro ma possono anche convivere con tempi e modalità diverse. La scelta di festeggiare tutte le ferrovie, abbandonate e non, aveva proprio questo obiettivo. La mobilità dolce, che noi sosteniamo, non può prescindere dall’esistenza di tante piccole ferrovie che facciano da supporto a ciclisti, pedoni e siano esse stesse parti integranti della nostra rete nazionale”.
Infine un ringraziamento particolare è stato rivolto a tutti gli organizzatori, alle associazioni come Italia Nostra e Legambiente, all’Associazione Guide Ambientali ed Escursionistiche, alla Fiab, alle varie sezioni del Club Alpino Italiano, alle Imprese di Trasporto e alle Associazioni amatoriali che hanno sostenuto la maggior parte dell’ideazione e realizzazione degli eventi. A tutte le grandi associazioni che hanno aderito a Co.Mo.Do., ai movimenti e alle singole persone che hanno contribuito finanziariamente o in altro modo al felice esito della manifestazione. Agli Enti pubblici – Regioni, Province e Comuni – che hanno aderito in modo incondizionato alla Giornataed al Ministro dei Trasporti.