Fra i cittadini comunitari, ed anche fra gli italiani, cresce la consapevolezza ambientale. Ma contemporaneamente aumentano anche le preoccupazioni sui rischi connessi al consumo della risorsa ambiente.
Cambiamenti climatici, inquinamento dell’aria e dell’acqua, ma anche le catastrofi naturali e l’impiego di prodotti chimici nell’uso quotidiano sono tra le principali fonti di preoccupazione degli europei e degli italiani. Lo rileva un sondaggio Eurobarometro reso noto dalla Commissione europea sulla protezione dell’ambiente.
In Italia, il 47% degli intervistati italiani e il 57% degli europei ha messo al primo posto tra le emergenze ambientali i cambiamenti climatici.
Il 35% degli italiani e il 42% degli europei teme l’inquinamento dell’acqua. Anche lo smog desta preoccupazioni per il 40% degli europei e il 39% degli italiani.
I disastri naturali sia in Italia sia in Europa sono indicati dal 32% degli intervistati e a seguire viene l’impatto dei prodotti chimici sulla salute (32% di europei e 31% di italiani).
Tra le priorità che gli italiani indicano per proteggere l’ambiente, il sondaggio evidenzia che il 48% cita il riciclaggio dei rifiuti, il 38% pensa ad un maggiore uso del mezzi di trasporto pubblici e ancora un 38% a ridurre i consumi di energia nelle abitazioni, un 28% invece punta anche a ridurre la quantità di rifiuti prodotta e un 19% ad acquistare prodotti ecologici. Il 61% degli italiani ritiene comunque che i principali responsabili della protezione dell’ambiente dovrebbero essere i grandi inquinatori, come l’industria.
Il 95% degli europei, infine, considera importante proteggere l’ambiente e una netta maggioranza (63%) pensa che la protezione ambientale sia un fattore di sviluppo più che un freno alla crescita economica.
