Search
Close this search box.

Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Calano emissioni da trasporto in città. Resta critica qualità dell’aria

11 Marzo 2008

Le emissioni totali di Pm10 diminuiscono in tutte le città italiane rispetto al 2000. Si va dal -4% di Taranto al -67% di Brescia. Ma resta assai critica la qualità dell’aria in ambito urbano.
In particolare, il contributo del settore “trasporti su strada”, pur rimanendo la principale fonte di emissioni nella maggior parte delle città, ha registrato decrementi significativi: dal 29% di Prato all’82% di Brescia.
Il dato emerge IV Rapporto Apat sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, presentato stamani a Roma.
Andamento analogo per ossidi di azoto ed ossidi di zolfo: nelle stime 2005 si riscontra una riduzione delle emissioni da “trasporto su strada”, per tutte le città considerate, superiore al 44% per gli ossidi di azoto e superiore all’82% per gli ossidi di zolfo. Anche le stime delle emissioni 2005 di monossido di carbonio, benzene e ammoniaca derivanti dai trasporti, risultano inferiori a quelle relative all’anno base 2000.
I dati sulle emissioni di Pm10 dimostrano che il “trasporto su strada” è il principale imputato per l’inquinamento in 19 delle 24 città considerate.
In 11 centri urbani il suo apporto supera il 50% del totale e a Roma, Torino e Messina è superiore al 60%. Anche per quanto riguarda gli ossidi di azoto, in 18 città la metà o più delle emissioni sono dovute al traffico, con eccezioni a Venezia e Taranto, dove l’industria fa la parte del leone, rispettivamente con il 74% e il 91%. Stesso discorso per monossido di carbonio e benzene, mentre gli ossidi di zolfo arrivano soprattutto dall’industria, anche se a Napoli (63%), Cagliari e Palermo (entrambe 77%), la gran parte delle emissioni arriva dai porti.
Aumenta il numero di auto a basse emissioni, con le Euro 4 che superano il 10% in tutte le città, con il valore più alto a Roma (24,6%), dove in sei anni sono aumentate del 129%.
La quota di veicoli commerciali leggeri più vecchi e inquinanti (pre-Euro) scende al di sotto del 20% in quasi tutte le città del centro nord (da 13,1% a Firenze a 22,5% a Trieste) mentre al sud oscilla ancora intorno al 30% (da 26,2% a Foggia a 32,4% a Napoli).
Sempre di più anche le auto a gasolio, con percentuali sopra il 30% a Torino, Parma, Roma, Foggia, Bari e Taranto, come quelle di grossa cilindrata, che a Milano sono ormai l’11% del totale e a Brescia il 10,5%. In quest’ottica diventa sempre più importante proseguire con il risanamento della qualità dell’aria, per il quale sono stati presentati piani appositi in 11 delle 13 regioni dove ricadono le 24 città; interventi centrati soprattutto sui “trasporti”, visto che nel 2005 i valori limite degli inquinanti sono stati superati in quasi tutte le aree urbane.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e garantire il corretto funzionamento del sito. Continuando a utilizzare questo sito, riconosci e accetti l'uso dei cookie.

Accetta tutto Accetta solo i necessari