Il Manifesto
Alta velocità e bassi investimenti. Propaganda e tagli alla sicurezza di personale e viaggiatori. Al di là dei vari proclami, la vera politica del governo per quanto riguarda i trasporti su rotaia è scritta nella Finanziaria 2006, approvata due giorni fa dalla Camera. E la lettura della legge di bilancio spiega più di molti cartelloni elettorali del presidente del consiglio.
Rispetto all’esercizio precedente, i finanziamenti stanziati per le Ferrovie sono stati ridotti del 92,6%, passando dai 7 mila miliardi di euro del 2005 agli appena 1,8-2 previsti per il prossimo anno, dei quali appena 276 milioni di euro immediatamente spendibili. «Questo significa un brusco rallentamento della manutenzione ordinaria per quanto riguarda la rete ferroviaria, il materiale rotabile e la sicurezza della rete»; spiega la senatrice verde Anna Donati, che da mesi denuncia i tagli imposti alle Ferrovie con la manovra economica. «La decurtazione, già pesante per il 2006 – prosegue Donati – arriva poi a sfiorare il 98% al 2008. E’ chiaro che con queste cifre non si va da nessuna parte: resteranno al palo tutti gli investimenti». Non si tratta, però, di decisioni dettate soltanto dalla necessità di risparmiare. Basta leggere infatti i finanziamenti destinati alle grandi opere per capire come il governo abbia deliberatamente scelto di privilegiare investimenti più favorevoli dal punto di vista dell’immagine. Come, ad esempio, la sfilza di finanziamenti destinati alla varie tratte dell’alta velocità, come i 2,5 miliardi di euro stanziati entro il 2009 per le tratte Milano-Genova e Milano-Venezia. «Ma non è finita qui – prosegue Donati – perché proprio mentre il governo nelle scorse settimane impartiva lezioni sul trasporto merci sul ferro, solo per sostenere le ragioni sbagliate dell’alta velocità Torino-Lione, inseriva con il maxiemendamento un sostanzioso finanziamento all’autostrasporto pari a 475 milioni di euro». Siamo di fronte a una politica alla rovescia: davanti a un servizio ferroviario allo sfascio, purtroppo confermato anche dall’incidente di Roccasecca, il governo taglia ulteriormente risorse a Fs e destina fondi a nuove opere ad alta velocità e, guada caso, al trasporto merci su gomma». Accuse al governo arrivano anche dal responsabile Trasporti della margherita, Giorgio Pasetto, per il quale l’incidente alla stazione di Roccasecca «poteva essere evitato». A questo punto, «alla luce dei forti tagli al settore ferroviario apportati dall’ultima Finanziaria», Pasetto chiede al governo di spiegare «quali interventi sta mettendo in campo per risolvere la crisi del trasporto ferroviario regionale».
(c.l.)