Pesa l’incognita sui tempi di approvazione norme per rafforzare Agcom e per investimenti sulla rete.
Da governo nessuna interferenza su caso Telecom
“La relazione svolta dal ministro Gentiloni ha mostrato grande equilibrio nel trattare il delicato rapporto fra interesse pubblico ed impresa privata. Utili le proposte emendative del governo per rafforzare il ruolo dell’Agcom”.
Così la presidente della Commissione LLPP e Comunicazioni del Senato, Anna Donati (Verdi), commenta l’audizione del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, in relazione al caso Telecom.
“Condivido, innanzitutto, la posizione del ministro quando sostiene che sarebbe stato incomprensibile ed irresponsabile un atteggiamento di indifferenza da parte del governo, sono anch’io convinta – dichiara Donati – che sulla vicenda Telecom dall’esecutivo vi sia stata una adeguata attenzione, visto che si tratta di un asset strategico, ma senza alcuna interferenza”.
“Ho trovato utile – continua – conoscere il punto di vista del ministro sulle azioni future per accompagnare sviluppo della concorrenza, adeguamento della rete, tutela per l’accesso degli operatori e di servizio agli utenti: un processo complesso, che sta avvenendo in tutti gli altri Paesi europei”.
“Gentiloni ha inoltre illustrato le proposte emendative del governo per rafforzare il ruolo e le competenze dell’Agcom. Certamente – puntualizza Donati – non è da sottovalutare l’incognita dei tempi e, per questo, dovremo assicurarci che le nuove norme siano approvate in tempi utili, proprio perché si tratta di un settore in continua evoluzione tecnologica ed imprenditoriale”.
“Infine il ministro, confermando una mia preoccupazione in merito agli investimenti sulla rete, ci ha fatto sapere che il governo è impegnato anche su questo tema. Siamo di fronte ad un sistema con accesso aperto, ma – conclude la presidente Donati – bisogna assicurare contestualmente l’obbligo di investimenti per l’adeguamento della rete, per migliorare il servizio agli utenti ed alle imprese”.