Donati e Frassoni su esiti tavolo a Palazzo Chigi: bene metodo dialogo.
Ora il ministro Di Pietro presenti ddl per superamento legge obiettivo
“L’esito dell’incontro fra governo e Osservatorio tecnico sul progetto Torino-Lione costituisce un positivo passo in avanti, ma a condizione che nelle prossime settimane non vi siano forzature. L’unico metodo di lavoro resti il dialogo e la condivisione delle scelte: anche per questo è urgente superare il modello imposto dalla legge obiettivo”.
Lo affermano le parlamentari verdi Anna Donati, presidente della Commissione LLPP del Senato, e Monica Frassoni, presidente del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo.
“Infatti, il risultato del confronto ha riconosciuto le buone ragioni che, Verdi, Associazioni ambientaliste e Sindaci, hanno da sempre avanzato rispetto al progetto TAV. La linea storica opportunamente adeguata – spiegano Donati e Frassoni – può sostenere il triplo dei flussi di traffico merci attuali; le previsioni di traffico nell’arco alpino indicano che la linea esistente sarà satura dopo il 2027, e non il 2020 come sempre sostenuto dai fautori del tunnel. Inoltre, la priorità negli investimenti va data al nodo di Torino ed, infine, solo da coerenti politiche di traffico, a favore della ferrovia e di scoraggiamento del trasporto su strada, si potrà far crescere il traffico ferroviario”.
“Si tratta di un importante riconoscimento per le nostre buone e motivate ragioni – continuano – così come è positivo l’incarico dato all’Osservatorio tecnico di mettere a punto uno ‘schema di progetto di tracciato’, che azzeri il progetto preliminare presentato ed approvato secondo le procedure semplificate della legge obiettivo, e che costituirà la base della richiesta di contributo Ue che il governo Prodi intende presentare a Bruxelles entro il 23 luglio”.
“Ma sul lavoro di lungo periodo che aspetta l’Osservatorio tecnico, anche in questo caso – avvertono le esponenti verdi – non ci dovranno essere forzature: il progetto dovrà essere discusso dalle Istituzioni locali, coinvolgendo anche i cittadini della Valsusa, dovrà superare una procedura ordinaria di Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto definitivo e dovrà essere studiato in modo unitario per l’intero tracciato, ma identificando nel contempo stralci funzionali, da realizzare sulla base della effettiva saturazione della linea storica e della concreta utilità, partendo quindi dal nodo di Torino”.
“In queste ore – aggiungono le due parlamentari – tutti, incluso il ministro Di Pietro, enfatizzano come lo strumento per risolvere problemi ed orientare le scelte pubbliche, sia il metodo del dialogo, della concertazione e questo ci fa molto piacere. Dal ministro delle Infrastrutture quindi ci aspettiamo che, coerentemente anche con il programma dell’Unione, presenti al parlamento il disegno di legge per il superamento della legge obiettivo. Per coinvolgere le Istituzioni locali nelle decisioni e fare una attenta selezione delle infrastrutture utili per il nostro Paese, a partire dall’Allegato Infrastrutture del DPEF. Un piano per infrastrutture e mobilità – concludono Donati e Frassoni – che punti alla sostenibilità ed al riequilibrio modale”.