Obiettivo ONU: vite da salvare. Serve un maggior impegno anche in Italia
In questi giorni molte le iniziative per frenare le stragi sulle strade. L’intervento di Anna Donati
E’ agghiacciante il bilancio tirato da ONU ed OMS sulle vittime della strada. Ogni anno, nel mondo, 1.2 milioni persone muoiono in incidenti. Il 40% sono ragazze e ragazzi al di sotto dei 25 anni di età. Su scala globale, ogni 90 secondi un giovane resta vittima della strada. Una autentica piaga, soprattutto giovanile che, Nazioni Unite ed Organizzazione Mondiale della Sanità, intendono contrastare con fermezza. Per questo nei giorni 23-29 aprile 2007 è stata promossa la 1° Settimana Mondiale della sicurezza stradale, “Road Safety is no accident”.
Anche in Italia serve un maggiore impegno da parte di tutti.
La sicurezza stradale deve essere un obiettivo imprescindibile nelle politiche della mobilità; in tal senso, ho apprezzato il passo nella giusta direzione segnato dalla Finanziaria 2007. Al ministero dei Trasporti è demandato il compito di provvedere all’aggiornamento del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. E’ stata autorizzata la spesa di 53 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 destinata alle attività connesse ad attuazione, valutazione di efficacia ed aggiornamento del Piano. Per la prevenzione in materia di circolazione ed antinfortunistica stradale è autorizzata la spesa di 15 milioni di euro (per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009) finalizzata alla realizzazione di azioni per diffondere i valori della sicurezza stradale; assicurare una adeguata informazione agli utenti; rafforzare i controlli su strada anche attraverso l’implementazione di idonee attrezzature tecniche; migliorare gli standard di sicurezza dei veicoli.
E’ opportuno ricordare inoltre che il 16 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge, illustrato dal ministro dei Trasporti, per rafforzare la sicurezza stradale: il provvedimento è attualmente all’esame della Commissione competente della Camera dei Deputati. Un ulteriore passaggio positivo per dotare il nostro Paese di nuove misure, più efficaci nella prevenzione e riduzione dell’incidentalità.
Anche perché, oramai, il processo virtuoso conseguente all’introduzione della patente a punti ha esaurito la sua forza. Purtroppo, infatti, nel triennio 2003-2005, la riduzione delle vittime degli incidenti si è registrata solo nel primo anno di applicazione della patente a punti, mentre per il biennio successivo il numero di vittime si è ridotto in misura minima. I primi dati per il 2006 elaborati dalla Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale indicano una tendenza alla crescita del numero delle vittime.
Sono importanti, quindi, le numerose iniziative promosse nel contesto della Settimana Mondiale della Sicurezza da Regioni, Enti locali ed Associazioni in tutta Italia. Un particolare apprezzamento alle Onlus da sempre impegnate su questo fronte come l’ Associazione Familiari Vittime della Strada, la Fondazione Guccione e F.I.SI.C.O. che hanno organizzato diversi eventi nel corso dell’intera settimana.
La sicurezza sulle strade non è solo un fatto di comportamenti degli utenti, ma è piuttosto il prodotto complessivo di politiche di mobilità, l’applicazione di sanzioni e regole, i controlli, ma anche la manutenzione stradale. E’ necessario, inoltre, mettere in campo misure concrete per proteggere tutti gli utenti della strada: dai pedoni e ciclisti, fino alle bambine ed ai bambini.
Per incrementare la sicurezza, e non solo per favorire politiche di mobilità sostenibile, è fondamentale puntare con decisione e rigore sul trasporto pubblico locale che, per volume di traffico, ha un indice di mortalità pari ad 1 centesimo rispetto a quelli medi nazionali. Serve un maggiore impegno, da parte di tutti gli attori interessati, anche nel nostro Paese.
Approfondimenti:
La 1° Settimana Mondiale per la Sicurezza Stradale
Le iniziative della Settimana Sicurezza in Italia
Libro Bianco sulla Sicurezza Stradale
Carta europea per la sicurezza stradale: 25.000 vite da salvare
Programma d’azione UE per la sicurezza – Sintesi
Banche dati OMS – legislazione internazionale sulla sicurezza