Search
Close this search box.

Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Porto-Marina di Carrara, il Piano regolatore bocciato non può essere riproposto

22 Marzo 2007

Procedura di VIA a un Piano regolatore diverso
“Il Piano regolatore del Porto di Marina di Carrara ha già incassato un parere negativo di compatibilità ambientale. Le Amministrazioni locali e l’Autorità portuale non cerchino scorciatoie”

“Il Piano regolatore del Porto di Marina di Carrara ha già incassato un parere negativo di compatibilità ambientale. Le Amministrazioni locali e l’Autorità portuale non cerchino scorciatoie, chiedendo al governo di soprassedere ad una decisione già assunta. Ora il ministro dell’Ambiente sottoponga a procedura di VIA solo un Piano regolatore decisamente diverso dal precedente, per tutelare un’area ad alto rischio idrogeologico”.
Lo chiede la presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, Anna Donati (Verdi), in una apposita interrogazione rivolta al ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.
“Nel 2002 – scrive la presidente – i ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali hanno emesso una pronuncia di compatibilità ambientale negativa per il Piano regolatore portuale di Marina di Carrara, un porto situato su costa bassa e sabbiosa, a ridosso delle famose spiagge di Marina di Massa e della Versiglia, da anni colpite da un gravissimo processo di erosione”.

“Quel Piano regolatore, mai approvato, ma – puntualizza – ampiamente pubblicizzato, prevede una serie di interventi, come: l’intubamento della foce del Torrente Carrione, esondato nel 2003 e ancora oggetto di un’indagine giudiziaria; un bacino con quattro nuove banchine; un porto turistico con oltre 1000 ormeggi; una stazione marittima, magazzini portuali con un’estensione quasi quadruplicata rispetto ad oggi; una nuova viabilità ed un cantiere navale capace di allestire tre navi contemporaneamente”.

“Lo scorso luglio, il presidente della Provincia, i sindaci dei Comuni di Massa, Carrara, Montagnoso, i presidenti della Comunità Montana Lunigiana e della Camera di Commercio hanno chiesto al ministro dell’Ambiente ed al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio un ripensamento sul parere di compatibilità ambientale negativo. Secondo notizie di stampa dello scorso 7 febbraio – continua Donati –  a seguito di incontri con la presidenza del Consiglio, si starebbero nuovamente avviando le procedure di approvazione del Piano regolatore: senza alcuna riprogettazione, come chiesto dal ministero dell’Ambiente nel 2002, perché comporterebbe un più lungo iter di pareri e deliberazioni comunali. Un tentativo di scorciatoia inaccettabile – commenta – contro le regole e contro lo stesso territorio”.

“Il piazzale Città di Massa – prosegue l’interrogazione – che rientra in un sito di interesse nazionale, posto sotto sequestro nel dicembre 2003 per motivi ambientali, è oggetto di una proposta di ampliamento avanzata dall’Autorità portuale. Il progetto è stato autorizzato nel 2000 dal Comune di Carrara e dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici; è stato sollevato dall’obbligo di VIA dal ministero dell’Ambiente nel 2002 e licenziato dall’Autorità di Bacino e dalla Prefettura. In realtà – evidenzia la senatrice – la relazione idrologica-idraulica, allegata al progetto esecutivo, si basa su ipotesi e studi approssimativi e parziali, addirittura con valutazioni precedenti all’evento alluvionale del 2003. Le note tecniche alla relazione affermano che il progetto non è compatibile con l’evoluzione dell’ambiente fluviale e costiero”.

“Infine, la stessa Autorità portuale ha deliberato la realizzazione di un muro di recinzione altro 3 metri e lungo 600, impedendo la vista e l’unico acceso al mare di Marina di Carrara. Ma il muro – attacca – è in contrasto con il Piano Strutturale Comunale e contro questo intervento si sono già espressi i Consigli comunale e provinciale. In più, cittadini, Comitati ed  Associazioni ambientaliste hanno raccolto oltre 7 mila firme e presentato un ricorso straordinario al Capo dello Stato”.

“Per tutte queste ragioni – conclude la presidente Donati – nell’interrogazione ho chiesto al ministro dell’Ambiente di ribadire alle Amministrazioni locali ed alla Autorità portuale che il Piano regolatore bocciato non potrà essere ripresentato per una nuova Valutazione Ambientale. Una nuova VIA potrà essere istruita solo su un nuovo Piano, differente dal precedente, che tenga conto delle esigenze di un’area fragile e ad alto rischio idrogeologico”.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e garantire il corretto funzionamento del sito. Continuando a utilizzare questo sito, riconosci e accetti l'uso dei cookie.

Accetta tutto Accetta solo i necessari