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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

FS, Padoa-Schioppa si impegna ad approfondire incognite Piano

19 Giugno 2007

Anna Donati commenta l’audizione del ministro dell’Economia
Bene scommessa su sviluppo ferrovia, ma restano criticità da affrontare

“La relazione sul piano industriale delle Ferrovie svolta dal ministro Padoa-Schioppa è stata rigorosa e puntuale. Nel piano, però, restano ancora diverse incognite che il governo si è impegnato ad approfondire con grande attenzione”.
E’ il commento della presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, Anna Donati (Verdi), al termine della audizione odierna del ministro dell’Economia e finanze, Tommaso Padoa-Schioppa.
“In particolare – dichiara Anna Donati – condivido la strategia generale illustrata dall’azionista pubblico che scommette sullo sviluppo della ferrovia, con più treni per i pendolari, come modalità di trasporto sostenibile. Inoltre, apprezzo la scelta di voler procedere con una valutazione indipendente del Piano industriale delle Ferrovie, per gli anni 2007-2011, che denota una volontà del governo di una realistica verifica delle promesse del piano. Infine, ritengo corretto il percorso delineato verso una ‘liberalizzazione controllata’, con regole capaci di tutelare l’interesse pubblico, ma – sottolinea – su questo punto è necessario un attento confronto con quanto dispone l’articolo 13 del ddl Bersani, che pare invece non andare pienamente nella stessa direzione”.
“Nel piano Fs, attualmente oggetto di confronto anche con le parti sociali, si riscontrano evidenti criticità – continua la senatrice – che il governo dovrà affrontare con grande rigore: il rilancio del trasporti merci, lo straordinario sviluppo dei servizi ferroviari metropolitani, che rischia di non essere realistico per il termine fissato al 2011, e la carenza di una politica tariffaria da parte dell’azienda. Anche attraverso politiche tariffarie, come accade già da tempo nel resto d’Europa, e di fidelizzazione degli utenti, e non solo aumenti tariffari, sarà possibile per le Ferrovie intercettare una maggiore domanda e – conclude la presidente Donati – rendere così, finalmente, competitivo il treno nei confronti dell’automobile, contribuendo, nel contempo, a raggiungere gli obiettivi di risanamento dell’azienda FS”.

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