Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Brescia-Padova, Di Pietro e Anas riscrivano convenzione

6 Dicembre 2007

Da Commissioni Camera e Senato no a proroga concessione Serenissima
Stralciare Valdastico nord per evitare censura UE e garantire regole trasparenti nella gestione delle autostrade italiane

“Dal parlamento è arrivata una secca bocciatura alla convenzione Anas – Brescia Padova SpA. La proroga di 13 anni della concessione alla Serenissima, finalizzata a realizzare la Valdastico nord, è del tutto ingiustificata. Ora il ministro Di Pietro ed Anas tengano conto dei pareri negativi di Camera e Senato e riscrivano la convenzione nel rispetto delle regole di concorrenza e della direttiva Ciampi-Costa”.
Così la presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, Anna Donati (Verdi), commenta i pareri negativi resi ieri dalle commissioni di Camera e Senato sullo schema di convenzione autostradale tra Anas SpA e società Brescia-Verona-Vicenza-Padova SpA.
“Nella convenzione sottoscritta da Anas – dichiara Anna Donati – viene prorogata la concessione alla Serenissima dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2026, in funzione della realizzazione dell’autostrada Valdastico nord. Un’opera – sottolinea – mai autorizzata e nemmeno inserita nella lista della legge obiettivo. Pertanto, è pretestuosa e sbagliata la proroga di 13 anni, addirittura in forma preventiva, anche in considerazione del fatto che – ricorda la senatrice – a Bruxelles è ancora aperta una procedura di infrazione proprio sulla proroga della concessione accordata a suo tempo dal governo Berlusconi. La proposta del precedente esecutivo allungava di ben 26 anni la concessione, un termine che è stato effettivamente dimezzato nell’attuale convenzione, grazie al ministro Di Pietro ed Anas”.
“Pur apprezzando quindi lo sforzo del ministro delle Infrastrutture, riteniamo che – continua Donati – se si ammettesse la possibilità di prorogare una concessione operante da molti anni su un tratto esistente, come quello tra Brescia e Padova, per finanziarne uno non ancora costruito, si accetterebbe una elusione delle regole della concorrenza, che impongono la scelta dei concessionari tramite una gara di evidenza pubblica”.
“Ora – aggiunge – mi auguro che il ministro delle Infrastrutture Di Pietro ed Anas tengano conto delle rigorose motivazioni che hanno indotto entrambi i rami del parlamento ad un parere negativo sul testo sottoposto al nostro esame. Riscrivano la convenzione, stralciando la Valdastico nord e la proroga, per evitare censure dall’Unione Europea e per garantire – conclude la presidente Donati – regole trasparenti per la gestione futura delle autostrade italiane”.

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